Rosaria Talarico

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IL DECRETO APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI SBLOCCA UN “TESORO” DA 10-15 MILIARDI DI EURO Un fondo per le vittime dei crac finanziari Risparmiatori risarciti con i depositi dei conti dormienti


ROSARIA TALARICO
ROMA
Saranno altri risparmiatori, quelli “dormienti”, a risarcire i risparmiatori
incappati nei vari crac finanziari, da Cirio a Parmalat, ma anche nel
default dei bond argentini. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il
decreto del presidente della Repubblica che renderà possibile l’utilizzo
delle somme depositate sui cosiddetti “conti dormienti”, già previsto in una
norma varata nel 2005 dal governo Berlusconi ma rimasta inattuata. Per
“conti dormienti” si intendono quei depositi inutilizzati su cui non si
effettuano movimenti da molto tempo. Così, se per dieci anni un conto è
rimasto immobile, potrà essere estinto d’ufficio e confluire in un fondo che
risarcirà le vittime dei crac finanziari. La dotazione del fondo sarà di
tutto rispetto, a giudicare dalle stime fatte dalle associazioni dei
consumatori, che oscillano tra i 10 e i 15 miliardi.
Obiettivo principale del fondo, che era stato istituito con la Finanziaria
2006, sarà dunque il risarcimento dei piccoli risparmiatori. La previsione è
di poter utilizzare queste risorse anche per altre finalità, come la
stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione. Il provvedimento
approvato dal Consiglio dei ministri, pur rendendo disponibili risorse
giacenti da anni e anni presso le banche, fornisce però anche garanzie ai
titolari dei conti correnti o delle polizze dormienti. Gli intermediari
finanziari dovranno infatti provare a rintracciare gli interessati. Non
solo. «È prevista comunque sempre la tutela per i titolari – spiega il
sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi – e ci sarà anche un elenco
pubblico, con nomi, cognomi e date di nascita» delle persone che hanno
dimenticato in qualche banca, in posta o in assicurazione una certa cifra di
denaro. «E in ogni caso – continua Grandi – l’interessato potrà sempre fare
opposizione» al provvedimento di estinzione del conto.
La procedura prevede che l’intermediario invii al titolare del rapporto un
invito a impartire disposizioni entro 180 giorni. Scaduto il termine senza
risposta, le attività verranno devolute al fondo gestito da una commissione
nominata con decreto del ministro dell’Economia. Per l’operatività totale
del fondo saranno necessari almeno sei mesi, considerato che gli
intermediari finanziari dovranno avvisare, o comunque provare a
rintracciare, gli interessati, e che nel frattempo dovranno essere approvati
i regolamenti per la gestione del fondo. Esclusi dal provvedimento saranno i
conti di importo non superiore ai 100 euro e le cassette di sicurezza. Gli
intermediari finanziari interessati sono banche, imprese di assicurazione,
società di intermediazione mobiliare, società di gestione del risparmio e le
Poste. La gestione del fondo in cui confluiranno gli importi dei conti
dormienti è affidata alla commissione composta da un presidente di sezione
del Consiglio di Stato, un consigliere della Corte dei Conti, un dirigente
del dipartimento del Tesoro, uno della Banca d’Italia, uno della Consob, uno
dell’Isvap e un rappresentante dei risparmiatori designato dal Consiglio
nazionale dei consumatori e degli utenti.
Proprio dalle associazioni dei consumatori arrivano i segnali di maggior
soddisfazione. Il presidente Adusbef, Elio Lannutti, ricorda che
l’associazione aveva sollevato il problema sin dal 1991. «Il tesoro
dimenticato, tra 10 e 15 miliardi espropriati dalle banche ai clienti,
finalmente – dice Lannutti – vede la luce. Ma banche e altri intermediari
devono dare conto agli utenti».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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