Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

IL PROVVEDIMENTO OPERATIVO ENTRO IL 10 SETTEMBRE Privacy, stop alle telefonate indesiderate L?Autorità garante vieta il tormento delle chiamate pubblicitarie senza consenso


ROSARIA TALARICO
ROMA
Niente più telefonate moleste all’ora di cena mentre con la forchetta a
mezz’aria ci si accinge ad addentare un boccone. Niente più squilli
indesiderati del telefono nel bel mezzo della pennichella pomeridiana per
sentirsi chiedere, una volta svegli e bellicosi, se si desidera cambiare
compagnia telefonica «perché ci sarebbe un’offerta imperdibile». Il Garante
per la Privacy ha detto basta all’uso indiscriminato di nominativi e numeri
telefonici da contattare per vendere la merce più disparata. Tempi duri,
dunque, per il marketing più o meno invasivo che attraverso il telefono
arriva nelle case dei cittadini negli orari più inopportuni (di solito
quelli in cui si è sicuri di trovare qualcuno: a cena, di sabato pomeriggio
o all’ora di pranzo).
Il fenomeno è diffuso e chiunque ne ha fatto esperienza almeno una volta.
Tanto che al Garante in meno di un anno le segnalazioni sono state alcune
migliaia. Da qui si è partiti per intervenire e porre un argine a tanta
esuberanza telefonica. Per violazioni relative ad omessa o insufficiente
informativa agli utenti, nel corso del 2007 il Garante ha finora avviato a
fornitori di servizi di comunicazione elettronica e call center 44
procedimenti sanzionatori, 22 dei quali già definiti con il pagamento di
somme per un totale di oltre 130mila euro. Ieri, poi, con cinque
provvedimenti, riguardanti alcuni dei principali gestori telefonici e
società che operano in qualità di call center per conto degli stessi gestori
e di altre importanti aziende, il Garante ha prescritto una serie di misure
affinché venga rispettata la riservatezza e gli altri diritti degli utenti.
Società telefoniche e call center dovranno interrompere i trattamenti
illeciti di dati, informando l’Autorità già entro il 5 luglio sullo stato di
adempimento delle misure richieste, che andranno comunque adottate entro il
10 settembre 2007. In caso di mancato adempimenti il Garante potrà adottare
provvedimenti più drastici, quali blocchi o divieti.
A farne le spese non saranno solo i grandi gestori telefonici (Telecom,
Vodafone, Tiscali e Fastweb sono tra le società multate), ma esistono anche
realtà minori che vendono prodotti e servizi di diversa natura: dal vino
alle catene alberghiere, dai centri dimagranti ai servizi immobiliari. Come
spiega il direttore del personale (che chiede l’anonimato) di una società di
call center, «i grandi carrier nazionali come Sky, Wind, Teledue
acquisiscono attraverso società esterne o attraverso i database dei loro
clienti le liste che vengono poi fornite ai call center. Come le ottengano
le compagnie telefoniche non è dato sapere. Al call center giunge magari una
lista di 10mila nominativi e il compito è contattarli fino a esaurimento
della lista». In alcuni casi si tratta di clienti che hanno manifestato il
loro consenso ad essere contattati. «Ma è chiaro che le liste andranno
bonificate – prosegue l?anonimo direttore – e depurate dai nominativi che
hanno chiesto esplicitamente di essere cancellati e vedono disattesa questa
richiesta. Probabilmente questo porterà un calo della produttività». Per
ovviare al problema dell’occupazione anche il Garante è stato clemente,
consentendo una forma graduale di adeguamento che durerà tre mesi. La
decisione è stata accolta con favore dalle associazione dei consumatori. «Il
70% dell?attività del Codacons è legato a questioni che riguardano la
telefonia – afferma il responsabile Privacy del Codacons Gianluca Di Ascenzo
– Il fenomeno è nato nel 2000 e da allora è andato crescendo ed estendendosi
con la voltura dei servizi di call center e la vendita dei dati personali».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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