Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

RETROSCENA I tour operator «Siamo assuefatti non cambia nulla» La vacanza non si ferma ?La voglia di esotismo è più forte della paura?


Retroscena
ROSARIA TALARICO
ROMA
Si parte ancora, per affari e per piacere, anche con l?ombra di Al Qaeda
che incombe sugli itinerari di milioni di viaggiatori. Afghanistan e Iraq
sono gli unici due paesi per i quali il sito del ministero degli esteri dà
l?indicazione esplicita di «sconsigliato». Dopo di che la mappa prevede che
si diano informazioni (nulla di più) il più possibile dettagliate, dalle
quali lo stesso turista dovrebbe trarre consigli sufficienti per capire se
partire o meno.
Ci sono paesi, comunque, in cui non si può andare di fatto e che quindi non
fanno testo: il Sudan per esempio, oppure l?Arabia Saudita (dove vigono dei
divieti religiosi all?ingresso per i non musulmani), ma anche l?Algeria non
è facilmente accessibile. Ci sono poi casi particolari come l?Egitto, meta
fortemente sconsigliata in cui ogni anno continua a riversarsi un fiume di
turisti. Solo gli italiani sono un milione, e il numero non è
sostanzialmente mutato, su base annua, neppure dopo i ripetuti attentati
nelle località sul Mar Rosso (ci sono stati, in quei casi, solo flessioni
durate qualche mese).
Certo, le mete sono un po? cambiate e se da alcuni paesi è meglio tenersi
alla larga, secondo le indicazioni degli esperti e anche del buon senso, ci
sono nuove mete che salgono alla ribalta. Lo sanno bene ad Avventure nel
mondo, agenzia di viaggi specializzata in itinerari alternativi al modello
villaggio vacanze-tutto compreso. «Da due anni abbiamo una richiesta elevata
per le Repubbliche ex sovietiche come Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan
oltre a Siberia, Mongolia e Tibet. Anche il Madagascar è esploso in maniera
inaspettata visto che lì c’è qualche problema ma l’informazione attenuata fa
in modo che il pericolo non venga percepito dal turista».
L?abitudine fa il resto, anche in tempi di terrorismo. «Dopo un po? il
rischio viene digerito» continua Nugari «l?effetto è limitato nel tempo, poi
un nuovo avvenimento spazza via il precedente e si ricominciano a chiedere
destinazioni problematiche».
Ai rapporti tra violenza (bellica, terroristica o anche solo naturale) e
flussi turistici, ha dedicato uno studio Stefano Landi, considerato il
maggiore esperto italiano di marketing turistico: «E? dimostrato che una
guerra si riassorbe in due anni – spiega al nostro giornale – Una calamità
naturale come lo tsunami in un anno. Un attentato in una località di vacanza
in 30 giorni. Un attentato in una città si riassorbe subito». Questo spiega
perché l?attentato di Londra non ha avuto impatto su quella città come
destinazione turistica, mentre sullo Yemen l?avrà certamente, anche se –
conferma Landi – «che questo fosse un paese ad altissimo rischio era noto da
anni ed è stato ampiamente comunicato. Tuttavia il desiderio di visitare
posti esotici è per il turista italiano, prevalente su qualunque paura».
Con un occhio al portafoglio. «Tra Capri e Sharm El Sheik è più sicura la
prima» conclude Roberto Gentile, esperto di retail turistico «ma vince Sharm
perché costa meno».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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