Più tempo per presentare il 730 per i redditi 2011
ROSARIA TALARICO
ROMA
Più tempo per presentare il modello 730 per i redditi 2011, ma si spera dichiarandoli tutti. Almeno questo è quel che si augura l?Agenzia delle entrate. Un decreto del presidente del Consiglio ha fatto slittare al prossimo 16 maggio i termini per presentare il 730, se si consegna al sostituto d?imposta, oppure fino al 20 giugno, se si presenta a un Caf o a un professionista mentre i segnali sulle entrate derivanti dal recupero dell?evasione nei primi mesi del 2012 sono «positivi».
Il direttore dell?Agenzia, Attilio Befera: «Possono aumentare, parlo di introiti derivanti dall?autotassazione, perché emettere più scontrini significa avere una base imponibile più ampia». Quanto a un incremento degli incassi rispetto al 2011, secondo il direttore «è un po? presto per dirlo perché siamo ad aprile. Dobbiamo aspettare che si consolidino i dati. Mi auguro che sia il lavoro fatto con la Guardia di finanza sul territorio sia il nuovo redditometro che presenteremo a brevissimo invoglino chi ha pagato poco a pagare il giusto».
Su quanto sia giusto il «giusto» però non è facile mettersi d?accordo. È di ieri la notizia di un ennesimo imprenditore che si è tolto la vita a causa dei debiti con il fisco. La novità è che uno degli avvocati di Equitalia ha rimesso il mandato. «Non difenderò più Equitalia. E rinuncerò al mio onorario per le cause fatte finora» ha scritto in una lettera aperta Gennaro De Falco, 55 anni, napoletano, che faceva parte del nutrito pool di legali che assistono Equitalia. «Il suicidio di Peduto, di cui a torto o ragione mi sento corresponsabile, mi ha convinto a non accettare più incarichi di difesa di Equitalia. Sto pensando di devolvere alla sua famiglia la quota dei miei onorari quando mi verranno corrisposti. In queste condizioni non mi sento di andare avanti, in Italia in questi anni si è messo in moto un meccanismo diabolico che sta distruggendo famiglie, persone ed imprese».
Sulle accuse di spietatezza rivolte a Equitalia era ritornato anche Befera: «Noi non possiamo che applicare delle norme tassative. Gli interessi, le sanzioni e tutte le aggiunte che vengono fatte all?imposta non pagata non vanno a favore di Equitalia ma degli enti impositori. Alle volte ci dicono di distinguere tra evasore e chi è in difficoltà nei pagamenti ma questo è impossibile». Però la società di riscossione ha aperto presso quasi tutti gli uffici uno sportello che cerca di risolvere i problemi di pagamento che hanno le singole persone «indipendentemente dagli obblighi di legge, per cercare di dar loro una mano in qualche modo».