Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

E anche nella capitale arriva il giorno del blitz


ROSARIA TALARICO
ROMA
La prima cosa che gli zingari vedono, se ci fanno caso, scortati dai vigili
nel palazzo del comando generale della Polizia municipale, è una statuetta
della lupa che allatta Romolo e Remo, mentre li lecca come cuccioli. Una
metafora ottima per Roma, che accoglie da millenni ogni sorta di persone.
Così anche l?esercito di romeni (la quasi totalità), senegalesi e qualche
italiano (che lavora esclusivamente nel ramo «parcheggiatori abusivi») trova
nella Capitale una mammella da cui trarre sostentamento. Anche se si tratta
di attività e mestieri illegali o quasi: dal lavavetri munito di secchio al
senegalese che vende borse contraffatte; dall?accattonaggio dei bambini ai
parcheggiatori.
Da oggi a Roma è operativa una direttiva del sindaco Walter Veltroni che
prevede blitz giornalieri dei vigili, fino alla fine dell?anno, contro il
degrado e l?abusivismo commerciale nel centro storico, ma non solo. «La
sicurezza è sempre fatta di due aspetti: severità e ascolto sociale, se si
separano si fanno degli errori», questa la filosofia del sindaco. La sala
conferenze del Comando è stata occasionalmente adibita a centro di
accoglienza. Qui gli 80 vigili, sguinzagliati per le vie del centro e muniti
di 30 autoradio, portano gli stranieri fermati. Il bottino di oggi è
schierato su una parete della sala: una fila di spazzoloni, secchi, spugne e
buste di plastica debitamente inventariati e sequestrati. Su un tavolo ci
sono pacchi di fazzolettini di carta intonsi. Nelle poltroncine della platea
si alternano le divise candide dei pizzardoni (come i romani chiamano i
vigili) e le gonne ampie delle nomadi rom. Nella sala due ventilatori non ce
la fanno a combattere l?afa. Al tavolo dei relatori si compilano i verbali
di contestazione da spedire, insieme ai fermati non in regola con i
documenti, all?ufficio immigrazione della questura. Non prima che gli
stranieri abbiano svuotato le tasche. Gli effetti personali vengono messi in
una busta di plastica sigillata con nastro da imballaggio.
Un bengalese in jeans, maglietta e cappellino militare viene invitato a
farlo: escono fuori due cellulari («Ammazza, due ne hai! Io manco uno!»
esclama il vigile che sovrintende all?operazione) a cui vengono tolte le
batterie, un accendino, portafoglio, qualche spicciolo. «Abbiamo fermato 51
persone» racconta il comandante Antonio Di Maggio pelata alla Kojak e
parlata romana «i lavavetri sono una quindicina, 8 persone sono state
denunciate per mendicità minorile, altri 10-15 sono parcheggiatori abusivi.
Il 95% dei fermati è rom, ormai che la Romania è in Europa…». A Di Maggio,
che comanda l?VIII gruppo (quello di Tor Bella Monaca, periferia estrema di
Roma), è stata affidata l?attività di coordinamento della task force di cui
faranno parte, a seconda delle necessità, dai 50 agli 80 vigili presi a
turno dai vari gruppi, e in particolare proprio dall?VIII. Il passaggio di
verbali e cartelline è frenetico. La maggior parte degli immigrati non è in
regola con i documenti è scatta quindi la visita all?ufficio immigrazione
per essere schedati con le foto segnaletiche e la rilevazione delle impronte
digitali. Una famigliola rom (padre, madre e figlioletto di pochi mesi in
braccio) lascia il palazzo sorridente. Per loro niente fermo, solo lo
sguardo benevolo della lupa di bronzo.

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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