Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

Tutti i trucchi dell?abusivismo La Campania regina degli illeciti


Solo qui può succedere di coprire i limoni con un telo nero in inverno per
scoprire a primavera che, insieme agli agrumi, sono cresciute anche le case.
«Qui» è la costiera amalfitana, uno dei posti più belli del mondo. Presa
d?assalto ogni anno da milioni di turisti e «catturata» in pagine e film
memorabili da scrittori e registi, come John Steinbeck e Roberto Rossellini.
Più difficili da catturare gli assidui praticanti di una specialità in cui
la Campania risulta prima in Italia: l?abusivismo. Comuni e forze
dell?ordine provano con ogni mezzo a contrastare il fenomeno e la creatività
recidiva degli abitanti: elicotteri, motovedette, sequestri e denunce. Che
non bastano.
Oltre ai dati sulle persone denunciate (190 nel 2006 e altrettanti nei primi
sei mesi di quest?anno) fanno riflettere quelli relativi alla violazione dei
sigilli, costruzioni cioè su cui è intervenuta la magistratura e i cui
proprietari hanno pensato bene di far finta di nulla riaprendo i cantieri e
continuando nell?abuso. «Abbiamo avuto più di 50 casi sul nostro territorio
in poco meno di due anni» racconta il capitano Enrico Calandro, comandante
della compagnia Carabinieri di Amalfi «mentre i sequestri di cantieri sono
stati circa 160». L?ultima operazione dei Carabinieri risale a 20 giorni fa,
proprio nella zona dove si è verificato il crollo della terrazza in cui ha
perso la vita un uomo. A Conca dei Marini è stato sequestrato «un manufatto
di nuova realizzazione su due livelli – con vista sul mare – per complessivi
180 mq, realizzato senza alcuna autorizzazione e previo grande sbancamento
di terreno» è il resoconto burocratesco dell?Arma. La denuncia è scattata
immediatamente per il proprietario (un ristoratore), l?impresa edile e il
geometra direttore dei lavori.
Perché l?abuso, in costiera, ha ormai fatto un salto di qualità. E, se si
possiede già una struttura, non ci si accontenta. Si cercano allunghi,
terrazze, aumenti di volumetrie su costoni di roccia a strapiombo che da
millenni combattono una battaglia col mare che li lambisce. Anche la
terrazza crollata rientra in questa casistica. Tutta l?area della costiera è
sottoposta a un vincolo paesaggistico e ambientale. Ciò vuol dire aspettare
anni per una concessione che magari neanche arriverà. «Gli abitanti
preferiscono rischiare. Perché la realizzazione anche di piccoli manufatti
produce rendite enormi, in termini di affitto. Tra l?altro, molti di questi
reati vanno in prescrizione abbastanza presto».
Lo sanno bene a Legambiente. Stefano Pinto, presidente del circolo locale di
Amalfi, fornisce qualche delucidazione: «Sa come funziona? Nel periodo
invernale le piante di limone vengono coperte con dei teli neri per
proteggerle dal freddo. Così si nascondono i vari abusi edilizi. Quando a
maggio si scoprono i limoni arriva la sorpresa». Ma l?originalità campana
non si ferma certo qui. Gli uomini del comandante Calandro a Positano hanno
sequestrato addirittura una seggiovia in una villa trovando già installati
«nove supporti in ferro a forma di U rovesciata delle dimensioni di metri 6
di altezza e metri 2,50 di larghezza» si legge nel rapporto. Tutto per
scendere più comodamente a mare. L?ingordigia la fa da padrone, con la
costruzione di piscine, terrazze e pergolati. La sezione aeronavale della
Guardia di Finanza ha sequestrato opere per oltre 24 mila metri quadrati e
un valore superiore ai 25 milioni di euro. In un?area che è senza prezzo,
per le cifre che raggiungono le quotazioni immobiliari. «L’abusivismo
edilizio attuale è l’abusivismo del superfluo» sostiene Sebastiano Venneri,
responsabile mare di Legambiente «non ci sono più miseri rustici tirati su
in una notte, la nuova frontiera è l’abusivismo di lusso». Mare Monstrum
2006, il rapporto di Legambiente sulle illegalità ambientali compiute in
mare e lungo le coste vede la Campania al primo posto, con 5,48 infrazioni
per chilometro di costa. Sempre in vetta anche nella classifica degli abusi
edilizi stilata dall?Agenzia del Demanio: a fine luglio ammontavano a più di
142 milioni di euro (più della metà del totale nazionale pari a quasi 226
milioni).

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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