Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

GLI ITALIANI PAGANO CINQUE MILIARDI L’ANNO DI IMPOSTE L’Autorità per l’energia “Troppe tasse in bolletta” Ortis: è venuto il momento di eliminare qualche balzello


ROSARIA TALARICO
ROMA
Il trucco per ridurre le bollette elettriche esiste. Basterebbe ridurre gli
«oneri generali di sistema», ossia diminuire la componente di imposte che,
sugli importi pagati dagli utenti, pesa in totale quasi 5 miliardi di euro.
A dirlo Alessandro Ortis, presidente dell’Autorità per l’energia durante la
presentazione della relazione annuale. Sulle tariffe, che nell’ultimo anno e
mezzo sono aumentate del 14,7%, le imposte pesano infatti per il 13,7% (più
della componente per i servizi di trasmissione, distribuzione e misura),
mentre gli oneri di sistema incidono il 7,9%.
Secondo i calcoli effettuati dall’Authority, con una serie di interventi
mirati (come l’eliminazione dell’Iva) e attuando una serie di prelievi
aggiuntivi di natura fiscale, si potrebbe alleggerire la bolletta delle
famiglie di circa l’1,6%. Nella voce oneri di sistema (che tanto incide
sulla spesa energetica degli italiani pur non essendo direttamente collegata
al servizio di cui si usufruisce) finisce dentro di tutto: dagli «incentivi
alle fonti rinnovabili e assimilate» ai «regimi tariffari speciali per
aziende energivore», dagli «oneri per il decommissioning nucleare» alle
«compensazioni per le imprese elettriche minori ed il sostegno alla ricerca
di sistema». Naturale chiedersi come fa Ortis «se non sia venuto il momento
di trasferire qualche voce della bolletta alla fiscalità generale».
Altro capitolo delicato è quello della Robin Hood tax voluta dal ministro
Giulio Tremonti (tassare i profitti di banche, assicurazioni e società
petrolifere) e il rischio che alla fine gli oneri fiscali vengano scaricati
direttamente su chi paga la bolletta. «Per limitare il rischio di rincari
derivante dalla Robin tax – ha ricordato Ortis – c’è già un primo
provvedimento dell’Authority che delinea le modalità della nostra attività
di vigilanza», oltre alla richiesta fatta agli operatori di mettere a
disposizione gli elementi informativi necessari. Una stoccata è riservata
all’Eni: il presidente dell’Autorità per l’energia torna a ribadire la
necessità di una separazione di Snam Rete Gas dal gruppo energetico guidato
da Paolo Scaroni. Questo per ridurre i forti ritardi in termini di
efficienza e infrastrutture nel settore del gas con l’Eni che «domina e
controlla il mercato in ogni parte della sua filiera».
L’amministratore delegato Scaroni liquida la faccenda come «un tema noioso,
su cui mi sembra ci sia già un orientamento della Ue e anche il ministro
Scajola si è già espresso». Il riferimento è alle parole espresse dal al
ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola: «Meno condivisibili
(nella relazione annuale, ndr) appaiono le valutazioni su misure e assetti
di politica energetica nazionale e internazionale, che competono
all’esclusiva responsabilità politica del parlamento e del governo». In ogni
caso una soluzione sugli approvvigionamenti va trovata in fretta,
considerato che il gas incide per il 68% sulla spesa energetica delle
famiglie italiane. E quelle che usano il gas anche per il riscaldamento
pagano tariffe del metano, al lordo delle tasse, «superiori del 20% rispetto
alla media europea». Ma a fare le spese del caro energia italiano sono
soprattutto le piccole imprese per le quali «i prezzi italiani lordi si
collocano sui livelli più elevati in Europa, con punte superiori al 35%». Il
presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia ha definito buona la relazione
aggiungendo che «l’energia e il gas sono fra i problemi fondamentali per la
competitività del paese».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

Leave a Comment


*