Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

In settemila senza soldi da dicembre I piloti rischiano di restare a terra Se non volano perdono il brevetto


ROSARIA TALARICOROMA«Noi siamo convinti di trovarci di fronte a un
dramma sociale», cosi scrivono il comandante Fabio Berti dell’Anpac e
Massimo Notaro dell’Unione piloti in una lettera indirizzata al
ministro del lavoro Maurizio Sacconi. I piloti infatti rischiano di
perdere il brevetto di volo a causa del prolungato periodo di
lontananza dalla cloche, a causa della cassa integrazione.Il loro è
solo l?ultimo grido di disperazione lanciato dai dipendenti lasciati
a terra dalla Cai. In totale, tra piloti, assistenti di volo e
personale di terra, sono 7 mila gli ex dipendenti della «vecchia
Alitalia» attualmente in cassa integrazione. Tra loro nessuno ha
ricevuto gli 850 euro al mese previsti di indennità. Da dicembre, da
quando cioè è iniziato il limbo della cassa integrazione i dipendenti
hanno intascato 450 euro appena. In tre mesi. «Si tratta dell’acconto
corrisposto dall’Inps» spiega Andrea Cavola, segretario nazionale
della Sdl. Una cifra «pari a circa il 15 per cento di quello che
avremmo dovuto avere. Per non parlare dell’integrazione alla cassa
integrazione che manca del tutto e dovrebbe garantirci di raggiungere
l?80 per cento dello stipendio le prospettive per il futuro non sono
incoraggianti».Anche il futuro, nonostante appelli, comunicati e
sit-in di protesta, è quanto mai incerto. «Non si sa quando ci
pagheranno perché ci sono problemi di elaborazione dati – spiega
Cavola -. Il commissario Fantozzi ha appaltato alla nuova Alitalia
questo servizio ma Cai effettua questo lavoro in coda alla propria
amministrazione alle buste paga dei propri dipendenti. Si tratta di
un lavoro di riserva».Oltre alla questione-soldi Anpac e Up
aggiungono il problema dei brevetti, insomma del proseguimento della
professione da parte dei piloti. «Sono passate poche settimane
dall?inserimento dei colleghi nel contenitore della Cigs – scrivono
le due associazioni a Sacconi – e già si avverte la drammaticità
della situazione. Appare evidente che l?unica reale soluzione a
questa gravissima problematica passa attraverso il ricorso in
Alitalia-Cai a tipologie contrattuali già previste nel nostro
ordinamento quali la Cigs a rotazione, i contratti di solidarietà o
il job sharing». Secondo Anpac e Up le opportunità di lavoro, sia a
livello nazionale che internazionale, «sono scarsissime e
conseguentemente altrettanto esigue sono le speranze di reimpiego per
i piloti posti in cassa». Di qui la richiesta al governo ed alle
istituzioni locali, sia del Lazio che della Lombardia, un intervento
su Alitalia-Cai perchè metta in atto ogni azione utile, peraltro
senza oneri aggiuntivi, alla massimizzazione dei posti di lavoro
disponibili».A loro volta gli assistenti di volo dell?Anpav e Avia
hanno scritto a Fantozzi e Sacconi per denunciare «il perdurare di
una situazione oramai insostenibile, nonostante le rassicurazioni
ricevute». «I pagamenti ancora non avvengono, se non in modo in modo
parziale», scrivono le due associazioni che puntano il dito contro
«una serie di mancanze organizzative nella comunicazione dei dati
all?Inps da parte degli enti aziendali preposti che generano
situazioni di intollerabile ritardo nel pagamento di indennità
necessarie al mantenimento minimo di centinaia di famiglie».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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