Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

Fs investe due miliardi per i treni regionali Ieri il cda del gruppo: ricapitalizzazione da 600 milioni


L’annuncio di oltre due miliardi di investimenti da parte delle Ferrovie dello stato nel trasporto regionale non serve per ora a placare le ire di pendolari e associazioni dei consumatori, che aspettano forse di vedere trasformati in realtà gli annunci. Si tratta comunque di un piano d’investimenti imponente, in larga parte autofinanziato dallo stesso Gruppo Fs (che ieri ha varato una prima ricapitalizzazione da 600 milioni di Trenitalia) e per 500 milioni da risorse messe a disposizione dal governo. Nel dettaglio il piano varato ieri prevede l’acquisto di 600 carrozze doppio piano (350 più un’opzione per altre 250) e di 150 nuove locomotive elettriche E464 «in grado di mantenere e migliorare gli standard di puntualità e regolarità di esercizio dei treni», come recita il comunicato. Il piano prevede anche la ristrutturazione e l’ammodernamento di oltre 2500 carrozze.
«Dopo tre anni di risanamento e con un bilancio tornato nuovamente in attivo, riparte la fase degli investimenti» ha commentato ieri Mauro Moretti, amministratore delegato delle Fs, durante la giornata del trasporto ferroviario regionale durante la quale è stato presentato il piano. Secondo il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli saranno subito evidenti i vantaggi sul comparto industriale, «con un immediato incremento del Pil di circa lo 0,2% e la garanzia dei livelli occupazionali diretti e indiretti di circa 40mila unità». Innocenzo Cipolletta, presidente di Ferrovie, mette in luce come dopo il risanamento finanziario e l’avvio dell’alta velocità «il nostro impegno era quello di avviare un trasporto regionale che sia di sviluppo. I contratti di servizio di sei anni rinnovabili per altri sei che abbiamo siglato ci consentiranno di investire in treni locomotori e carrozze e di migliorare il servizio per i pendolari che è fondamentale per il paese e le aziende».
In realtà non tutti hanno deciso di siglare l’intesa con le ferrovie: due regioni, Piemonte e Veneto, al momento non hanno firmato i contratti di servizio pluriennali per l’esercizio del trasporto regionale. Nel caso del Piemonte il governatore Mercedes Bresso ha deciso di affidare il servizio solo dopo aver bandito una gara europea. Sempre che si presenterà qualcuno, visto che i budget delle regioni italiane sono raramente appetibili per i competitor europei.
Il fronte delle associazioni dei consumatori è invece compatto nella protesta. «Mancano riferimenti concreti circa i tempi e i modi con cui verranno spesi questi soldi» secondo Federconsumatori, «poiché senza un controllo preciso, rischiamo di assistere ad un altro spot del governo». I passeggeri aspettano inoltre di vedere il risultato della campagna «treni puliti» lanciata nel 2007 e che ha portato – dopo due anni e un iter inframmezzato da proteste, occupazioni abusive dei binari e ricorsi al Tar – all’affidamento delle pulizie in Campania alla multinazionale tedesca Dussmann Service. Nella speranza che l’efficienza teutonica abbia la meglio sulle pulci.

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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