IL CASO Scuola sempre più severa meno studenti alla maturità Più di 28 mila non ammessi. Cresce anche il numero dei bocciati nelle classi minori
Studenti sempre più svogliati o insegnanti più severi? Qualunque sia la causa, è un dato di fatto che quest’anno il numero degli studenti non ammessi all’esame di maturità è in aumento: il 6,1% rispetto al 5,5% del 2009. Uno 0,6% in più che è pari a circa 28.500 studenti. Mentre è in crescita anche il numero dei bocciati nelle altre classi (+1,4%). È quanto emerge dai primi dati sui risultati dell’anno scolastico che si sta chiudendo. Il campione significativo utilizzato dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca comprende gli istituti superiori (licei, tecnici, professionali e artistici) di Emilia Romagna, Marche, Veneto, Puglia, Lombardia e Campania. I dati si riferiscono agli scrutini per l’ammissione gli esami di maturità e alle classi dalla seconda alla quinta.
L’analisi di queste cifre per il ministero ha un’unica spiegazione: nelle scuole c’è una maggiore severità e lo dimostrerebbe il trend già registrato lo scorso anno. Per quanto riguarda le bocciature nelle altre classi, l’aumento si rileva soprattutto negli istituti professionali e nei licei. Mentre diminuiscono i bocciati negli istituti tecnici.
«Si tratta di un aumento eccessivo rispetto a quello che si potrebbe prevedere sulla base del criterio di distribuzione gaussiana dei fenomeni biologici – spiega il pediatra Italo Farnetani, professore all’Università degli Studi di Milano-Bicocca – dunque, se questi dati iniziali saranno confermati, penso che ci sia stato un eccesso di severità nella valutazione dei ragazzi».
Ma statistiche a parte, il conto alla rovescia è già cominciato: come si preparano gli studenti all’appuntamento della maturità, tra poco meno di 10 giorni? Ognuno ha i propri riti scaramantici e diverse tecniche di studio, ma una ricerca di Skuola.net ha evidenziato alcune caratteristiche comuni. Si studia prevalentemente da soli, nella propria camera, tra libri, appunti e l’immancabile computer. La scelta dello studio individuale preferito a quello di gruppo è preferita dall’86,4% dei maturandi. Le tecniche di sopravvivenza all’esame non mostrano cedimenti alla tecnologia, ma una fiducia nei sistemi più tradizionali: dalle fotocopie miniaturizzate ai «pizzini», i bigliettini usati per copiare. Tradizione non vuol dire però irrazionalità. Così è in ribasso il ricorso ad amuleti, portafortuna e immaginette religiose per avere dalla propria parte qualche santo pietoso. Per superare l’esame, la maggioranza, 6 su 10, punta sulle proprie capacità e quindi sullo studio.
Appena il 14% dei maturandi crede che tenere con sè oggetti portafortuna, come cornetti, zampe di coniglio e quadrifogli, possa influenzare il buon andamento dell’esame. C’è comunque un 24,3% che fa appello alla benevolenza di un Santo o inizierà a recitare assiduamente preghiere tra un ripasso e l’altro. Assolutamente banditi invece aiuti più terreni come quello del cellulare: durante le prove sono banditi anche palmari, pc portatili e qualsiasi dispositivo che possa creare un collegamento con l’esterno o con Internet. Chi trasgredisce verrà escluso da tutte le prove. Ma la novità più importante riguarda la votazione di ammissione. Quest’anno si potrà accedere alle prove d’esame soltanto se si ha la sufficienza in tutte le materie, condotta compresa (l’anno scorso, invece, bastava avere la media del sei). Un giro di vite che ha gettato nel panico tanti studenti, ma anche parecchi prof decisi a correggere al rialzo qualche 5 pur di evitare un massacro. Rapida è arrivata la rassicurazione del ministro Gelmini «è chiaro che l’applicazione delle nuove regole deve essere accompagnata dal buon senso e dunque con un 5 non si boccia nessuno». Nel frattempo, meglio darsi da fare: alimentazione leggera ed energetica, esercizi fisici per scaricare la tensione e un po’ di ottimismo per affrontare una prova importante, ma non insormontabile.