Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

Il costo delle rivolte in Africa Confcommercio: beni e servizi in crescita fino al 40%, una stangata da 1200 euro l?anno


ROSARIA TALARICO
ROMA
Dalla benzina al latte, dalla pasta ai trasporti, la crisi libica sta per abbattersi sui portafogli degli italiani. Si rischia una stangata da 1200 euro a famiglia, stima l?Adoc. Mentre Confcommercio prevede aumenti dei generi alimentari, a secondo degli scenari, nell?ordine del 10 o del 30-40% di qui pochi mesi.
Il petrolio (di cui la Libia è il primo fornitore dell’Italia) ha un impatto trasversale su tutta l?economia: dal costo del carburante e dell?energia per arrivare ai costi generali della catena logistica e dei servizi alla produzione. Secondo Confcommercio le «tensioni inflazionistiche» produrranno aumenti a cascata nelle prossime settimane su quattro aree della spesa delle famiglie: pane e cereali (che pesano il 2,9% dei consumi interni), latte, formaggi e uova (peso pari al 2,0%), il complesso dei beni alimentari escluse le bevande alcoliche (peso pari al 14,7%), il complesso dei beni (peso pari al 49,1%), cioè tutti i consumi al netto della spesa per servizi. La finestra temporale in cui gli aumenti si trasferiscono dai prezzi delle materie prime ai listini finali non dovrebbe superare i cinque mesi.
Confcommercio considera due possibili scenari: uno da shock moderato e uno con ricadute più pesanti. Nel primo caso, considerando che a febbraio il prezzo del petrolio in euro cresce del 5% rispetto alla media delle quotazioni di gennaio e che le materie prime (utilizzate in ciascun paniere di beni) crescono del 2%, sempre rispetto a gennaio, si avrebbe una crescita dei prezzi al consumo. Che sarebbe così suddivisa: 2% circa per pane e cereali e per i lattiero caseari, 2,1% per il complesso degli alimentari e allo 0,7% per il complesso dei beni di consumo. Questi prezzi sarebbero raggiunti entro giugno (entro luglio per i cereali). Rispetto a giugno 2010, gli shock su petrolio e materie prime equivarrebbero ad un +40% circa e si tradurrebbero in variazioni tendenziali dei prezzi al consumo pari al 10,2% per gli alimentari, all?8,7% per latte, formaggi e uova, al 5% per i cereali e al 2,8% per il complesso dei beni (alimentari e non alimentari). Secondo Confcommercio, uno scenario come questo è possibile (sebbene non dimostrabile scientificamente) e il rischio di tensioni inflazionistiche acute sé più che concreto.
Il secondo scenario incorpora shock eccezionali: a febbraio 2011 è stato applicato un incremento rispetto a gennaio 2011 del 50% per i prezzi delle materie prime in euro e del 50% ai prezzi del petrolio in euro. Questi shock equivalgono a un raddoppio dei prezzi delle materie prime. L?effetto sui prezzi dei beni alimentari sarebbe massiccio, con aumenti compresi tra il 21,9% ed il 38% in termini tendenziali (giugno 2011 rispetto a giugno 2010). Ipotesi estreme, ma che confermano le preoccupazioni sulla tenuta dell?inflazione evidenziata da diversi analisti, che vedono come possibile il raggiungimento nei prossimi mesi di un prezzo del petrolio su livelli non lontani da quelli dell?estate 2008.
«Avremo una significativa ripercussione sui bilanci delle famiglie determinata da una crescita dell?inflazione, la riduzione del risparmio e l?aumento dell?indebitamento» afferma Carlo Pileri, presidente dell?Adoc. Secondo l?associazione dei consumatori la crisi libica potrebbe costare in media alle famiglie italiane 1.200 euro su base annua.
Il caro carburant 1,72 euro al litro dagli 1,35 euro al litro di dicembre 2010, e ii farebbe la parte del leone con la benzina che potrebbe arrivare al gasolio per riscaldamento potrebbe arrivare a costare il 30% in più rispetto a un anno fa (è già aumento del 3,3%bsul mese precedente e del 14,9% su quello corrispondente dell’anno precedente). Altri rincari si avrebbero sui prodotti alimentari (+13%), abbigliamento e energia elettrica (+7%), trasporti aerei (+15%), trasporti locali e ferroviari (+10%).

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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