Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

FERMATO L’UOMO CHE HA SFREGIATO LA FONTANA DEL MORO Piazza Navona: preso il vandalo “Volevo attirare l’attenzione” È un romano di 52 anni: ha dato segni di squilibrio mentale


ROSARIA TALARICO
ROMA
È stato fermato il vandalo che due giorni fa ha danneggiato la fontana del Moro a piazza Navona, rompendo una delle maschere del tritone. L’uomo è stato riconosciuto dalle scarpe di tela azzurra e bloccato dai carabinieri della stazione piazza Farnese poco prima della mezzanotte di ieri, tra i turisti in via dell’Anima. Ha 52 anni, è senza fissa dimora e mostra segni evidenti di squilibrio mentale. Da quattro anni vive in strada (dopo aver perso il padre e lasciato il lavoro da autista) e al momento del fermo indossava quasi tutti gli stessi vestiti ripresi sabato dalle telecamere di sorveglianza.
«Ho voluto colpire quello che per me è il monumento più importante», sono state le parole pronunciate dopo una iniziale reticenza. «Volevo attirare l’attenzione a causa di problemi personali che ho avuto per vicende con la magistratura – ha spiegato ai militari dell’Arma alternando momenti di lucidità a stati confusionali – ma sono rimasto sorpreso quando nessuno dei passanti mi ha fermato». Quindi ha confessato di essere l’autore anche dell’atto di vandalismo a fontana di Trevi. Sabato infatti, dopo aver preso un sampietrino e averlo usato per picchiare sul marmo, l’uomo ha vagato per un po’ prima di ripetere il gesto a fontana di Trevi, a distanza di quattro ore. In quest’ultimo caso non ci sono stati danni, fortunatamente.
La procura di Roma chiederà al gip l’applicazione temporanea della misura di sicurezza. Si tratta di una sorta di detenzione, un provvedimento speciale previsto dal codice penale nei confronti di autori di reato considerati pericolosi socialmente. Stando all’informativa consegnata al procuratore aggiunto Pietro Saviotti e al pm Francesco Minisci, l’uomo era rammaricato di non essere riuscito a compiere lo stesso gesto a fontana di Trevi. Insomma, nessun pentimento e il concreto rischio di reiterazione del reato. Ieri è stato trasferito al policlinico Umberto per un accertamento psichiatrico urgente.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiesto all’assessore ai Servizi sociali, Sveva Belviso di «dare un trattamento sanitario obbligatorio a questa persona in modo tale da poterla trattenere in ospedale, anche perché dà evidenti segnali di squilibrio. Chi colpisce un monumento artistico può essere capace di qualsiasi violenza e qualsiasi follia, quindi nessuna clemenza». Di diverso avviso Luigi Nieri, capogruppo di Sinistra ecologia libertà nel consiglio regionale del Lazio che ricorda: «Il trattamento sanitario obbligatorio richiede procedure di garanzia medica. Non è una punizione. Lo era ai tempi di Hitler e Stalin. Nelle democrazie liberali chi compie scelleratezze va sotto processo, paga i danni e subisce sanzioni. L’inestimabile patrimonio artistico romano non si protegge con minacce ex post illegali».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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