Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

POLITICA & ESCORT LE REAZIONI ?Italia Paese di m…? Bufera su Berlusconi Calderoli: condivido al 100%. Il Pdl tace. L?opposizione: se ne vada


ROSARIA TALARICO
ROMA
Italia Paese di m…? Nel governo solo il ministro Calderoli si spende per difendere il premier. Nel Pdl tutti zitti. Silenzio assoluto, nemmeno il fedelissimo Angelino Alfano apre bocca. Per il resto, lo sfogo di Berlusconi al telefono con Valter Lavitola intercettato dai magistrati napoletani crea una vera e propria ondata di indignazione. La tentazione estrema, mollare tutto, andarsene all?estero e abbandonare il «liquame» lascia infatti il Palazzo (e non solo) alquanto perplesso. «Rabbrividisco» commenta il segretario del Pd Pierluigi Bersani, per nulla stupito del fatto che il premier voglia però «salvarsi da solo»: «Il sentimento – commenta – è quello». «Io – aggiunge Bersani – penso invece di vivere in un Paese meraviglioso». «Altro che m… siamo un grande Paese – aggiunge Walter Veltroni -. Il problema è che ci serve un premier adeguato». Più cattivo Antonio di Pietro: «Siccome l?Italia non è come la descrive Berlusconi, evidentemente si era guardato allo specchio e descriveva se stesso…».
Dopo una gragnola di dichiarazioni sdegnate tocca a Calderoli vestire i panni del difensore d?ufficio del presidente del Consiglio. «Condivido al 100% con la valutazione notturna e telefonica espressa dal premier sul Paese – esordisce – ed è proprio per questo che questo Paese lo vogliamo cambiare, perché se ne debba essere orgogliosi e non vergognarsene». E poi aggiunge: «Condivido la sua valutazione rispetto all?anti-italianità da parte degli organi di informazioni, al punto che oggi su alcuni di loro si antepone una valutazione dubitativa da parte di un oscuro portavoce di un commissario europeo nominato e non eletto da nessuno, rispetto alla valutazione positiva espressa dal portavoce de cancelliere tedesco Angela Merkel». Il ministro per la Semplificazione su una cosa sola prende le distanze dal premier, sul ruolo delle opposizioni. Che da Parigi giovedì sera Berlusconi aveva bollato come «criminali». Secondo il ministro leghista, infatti, Pd, Idv, Terzo polo ecc. ecc. non vanno criminalizzati perché «in un sistema diverso, dove le opposizioni responsabilmente non guardassero solo al loro tornaconto elettorale, ci sarebbe molto da costruire».
Per tutto il giorno, però, tiene banco il grido «Paese di m…». È un refrain continuo. «Italia di m….? È la conferma che ha lavorato per rendere l?Italia un Paese senza speranza, ma se lui vuole andarsene ci lascia la speranza di un buon Paese», dichiara il segretario della Cgil, Susanna Camusso. «Paese di m…? Dopo 17 anni di era berlusconiana era inevitabile la deriva di liquame», sostiene invece Aldo Di Biagio del Fli. Sempre tra le file finiane il webmagazine «il Futurista» la butta in ridere e dedica la sua copertina all?«ipotesi Sant?Elena». «E se lo strumento per farla finita con il berlusconismo fosse l?esilio? – scrive Filippo Rossi -. Il Cav, si sa si è sempre immaginato come un Napoleone post-moderno. E ora che tra logge segrete e festini a tema, alleati difficili e ministri ribelli, il suo impero, tra una Waterloo e l?altra, sembra andare in frantumi ogni giorno di più, si fa strada la soluzione Sant?Elena. Mollare tutto e andarsene. Ma in quel caso si dovrà preparare a un?ipotesi meno gradevole: la batosta del popolo sovrano». Berlusconi come Napoleone dunque, con la memoria che corre subito ad una puntata di Matrix del 2006 nel corso della quale il premier di paragonò al Grande corso, scandendo: «Solo Napoleone ha fatto più di me».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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