CNEL E ISTAT HANNO INVENTATO IL TERMOMETRO CHE MISURA IL BENESSERE DELL?ITALIA Nasce Bes, l?indice della felicità
ROSARIA TALARICO
ROMA
Sembra quasi un?eresia inventarsi un indicatore sul grado di «benessere equo e sostenibile» (dandogli anche un nome, Bes) nell?Italia angustiata da crisi, disoccupazione e beghe politiche.
Invece gli statistici di Cnel e Istat hanno inventato un «termometro» per misurare la felicità del Paese. In questo particolare «paniere» confluiscono beni immateriali, ma non meno essenziali, come: ambiente, salute, benessere economico, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, relazioni sociali, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ricerca e innovazione, qualità dei servizi, politica e istituzioni.
I primi sette ricalcano le proposte della commissione Stiglitz e dell?Ocse, mentre cinque sono specifici per l?Italia. Un totale di 12 indicatori che stanno a dimostrare come il Pil non possa essere l?unico elemento per conoscere lo stato di salute della società. «La misura del benessere non è un giochino – puntualizza il presidente dell?Istat, Enrico Giovannini – indica quale sarà il tipo di società che vogliamo costruire. È un tema di politica con la P maiuscola. Sarebbe una grande rivoluzione se in futuro ogni nuova legge fosse valutata sulla base dell?impatto sul benessere e sulla ripartizione del rischio tra i cittadini, come avviene in Australia. Questo avrebbe evitato la crisi dei mutui subprime».
Un impatto concreto per un indice che solo in apparenza sembra frivolo.Alla selezione degli indicatori hanno partecipato economisti, rappresentanti delle parti sociali e della società civile. Su queste 12 dimensioni, i cosiddetti domini, si apre adesso una fase di consultazione pubblica. L?obiettivo è raccogliere contributi sulla natura e sull?importanza delle dimensioni del benessere rilevanti per la società italiana. Chiunque potrà intervenire nel dibattito attraverso il sito www.misuredelbenessere.it, attraverso cui sarà possibile fornire le proprie opinioni sull?utilità di misurare il benessere e sulla scelta delle dimensioni che lo determinano. Così come già realizzato in altri paesi, il sito offre la possibilità di rispondere a un questionario e di collaborare a un blog. E la creatività degli statistici non si ferma qui.
Entro fine mese anche l?Eurostat diffonderà un suo rapporto sul tema del benessere, dopo le esperienza di Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Australia e tanti altri. A ottobre 2012 sarà pronto il primo report con i risultati degli indicatori, accompagnato, forse, da un indicatore sintetico. I dati arriveranno in coincidenza con il forum mondiale in programma in India su questi temi, sui quali in Europa e nel mondo c?è grande fermento.