Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

LA CRISI BATTAGLIA SUL LAVORO Scontro sull?articolo 18 Bonanni sta con la Cgil La Fornero: ?Preoccupata?. Marcegaglia: i no non aiutano le riforme


ROSARIA TALARICO
ROMA
Nel giorno in cui i sindacati tornano in piazza, per lo sciopero del pubblico impiego, la polemica col governo non può che salire di tono. Nel mirino la manovra, ovviamente, ma anche il progetto del ministro Fornero di intervenire sull?articolo 18, sulle norme che regolano i licenziamenti. Tema delicato che manda subito in fibrillazione il governo e pezzi della sua maggioranza, a iniziare dal Pd. Susanna Camusso, durante il presidio davanti a Montecitorio, attacca a testa bassa: «Il governo parla di riforma del mercato del lavoro, ma in realtà si annunciano licenziamenti facili». Il ministro «scenda dall?empireo», dice il segretario della Cgil. Sulla stessa linea Raffaele Bonanni: «Alla signora Fornero dico: se vuole fare qualcosa per i precari metta a disposizione gli incentivi, in modo che chi è flessibile non si trasformi in precario. La Fornero, che fa la maestrina dovrebbe sapere che senza più salario non si possono avere più contributi per le pensioni». E Luigi Angeletti aggiunge: «Noi non siamo rassegnati a lasciare che le cose si svolgano secondo la logica che vorrebbe l?attuale governo». E questa vale per le pensioni, come per il lavoro.
Parole che arrivano dirette. Che «preoccupano» il ministro del Lavoro. «Non capisco – dice Fornero -. Il mio era un invito al dialogo, senza preclusioni e senza tabù, totem o sacralità intoccabili». «Sono rimasta dispiaciuta e sorpresa per un linguaggio che pensavo appartenesse a un passato del quale non possiamo certo essere orgogliosi». Detto questo, a gennaio «o anche prima», una volta approvata la manovra, Fornero è pronta ad incontrare i sindacati.
Anche per Confindustria «non c?è nessun attacco ai sindacati». Ma, come spiega Emma Marcegaglia, non ci possono essere nemmeno veti, chiusure o tabù. Ora «bisogna sedersi al tavolo e affrontare i problemi con pragmatismo», sostiene Marcegaglia che a breve presenterà uno studio sui mercati del lavoro in Europa dove «si dimostrerà come tutti sono evoluti e nessuno ha questa rigidità in uscita come il nostro». Secondo la numero uno degli industriali, «vale la pena capire quali sono gli esempi europei e vedere come modificare il mercato del lavoro. Cerchiamo di capire quali sono le cose che non funzionano nel nostro sistema. Abbiamo massimo rispetto per tutti i sindacati e un dialogo aperto con tutti ma credo che, in un momento difficile come questo, sedersi al tavolo dicendo questo no, questo no e questo no non serve alle riforme».
Mentre per il Pd la questione «non è in agenda» (Bersani «sorpreso» suggerisce comunque di parlarme «dopo Natale», mentre Enrico Letta invita il governo a confrontarsi coi partiti che l?appoggiano), per l?ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, dopo aver «infranto il tabù con l?art. 8», le condizioni per aprire un tavolo di confronto ci sono tutte: bisogna «discutere del modo con cui proteggere i lavoratori che perdono il posto e incoraggiare nuove assunzioni stabili attraverso una regolamentazione meno rigida». Si può andare avanti? «Sì – spiega Pierferdinando Casini – ma consiglio a tutti di moderare i toni. L?Italia si può salvare solo col contributo di tutti e col confronto». A fine giornata Bonanni risponde a Fornero: «Mi dispiace reagisca così. Ad essere preoccupati siamo noi», visto che dopo una manovra «discussa non nessuno si aggiunge una iniziativa che si sa, ancor prima di iniziare, crea molta divisione e confusione».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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