Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

Dossier/La manovra-1 PENSIONI Incentivi per chi resta fino a 70 anni Sei milioni di assegni congelati Spunta la ?norma Guarguaglini? per tassare del doppio le maxi-liquidazioni


ROSARIA TALARICO
ROMA
«Le lacrime le ha messe la Fornero, il sangue ce lo metteranno gli italiani». Su internet non sono teneri i commenti alla riforma previdenziale approvata dal consiglio dei Ministri. E non è difficile capire perché: tra aumento dell?età di vecchiaia, estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori e blocco della rivalutazione delle pensioni rispetto all?inflazione per un biennio non ci sono buone notizie per nessuno. Nemmeno per le liquidazioni milionarie, che verranno tassate quasi del doppio. La novità di giornata è infatti una norma – già ribattezzata «norma Guarguaglini», dal nome del presidente di Finmeccanica che si è appena dimesso dalla carica dopo le indagini della magistratura su presunte tangenti e fatture gonfiate, con una liquidazione di oltre 5 milioni di euro. Chi tira avanti con una pensioncina al minimo potrà consolarsi sapendo che per il trattamento di fine rapporto di importo elevato (superiore al milione di euro), invece della classica tassazione separata del 23% si applicherà l?aliquota ordinaria del 43%. Ecco nel dettaglio le altre novità.
Vecchiaia, aumenta l’età
Le donne dipendenti del settore privato dal 2012 dovranno andranno in pensione a 62 anni, mentre entro il 2018 si arriverà a 66 come gli uomini e le donne del settore pubblico (a 66 anni dal 2012). Sarà esteso a tutti quanti il metodo contributivo pro rata (cioè proporzionale), anche a coloro che avendo cominciato a versare contributi prima del 1978 avevano mantenuto il più generoso metodo retributivo. Per questi lavoratori il nuovo meccanismo varrà dal 2012, quindi gli anni di lavoro fino al 2011 saranno calcolati con il sistema retributivo. Non solo: nel periodo 2012-2013 ci sarà il blocco delle rivalutazioni. Unica eccezione per quellepensioni fino al minimo (467,42 euro) che avranno la rivalutazione piena mentre sarà prevista una rivalutazione al 50% per quelle fino a 935 euro.
Via agli incentivi
Sparisce l?anzianità, si chiamerà «pensione anticipata». Sono abolite le cosiddette quote (età più contributi) e per i dipendenti dal 2012 sarà possibile uscire dal lavoro in anticipo rispetto all’età di vecchiaia solo con almeno 41 anni di contributi per le donne e 42 per gli uomini. Al momento gli anni di lavoro necessari per andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica erano 41 per uomini e donne (40 più la finestra mobile). Per gli autonomi si andrà in pensione prima dell’età di vecchiaia con 41 anni e mezzo di contributi per le donne e 42 e mezzo per gli uomini. Chi andrà in pensione prima dei 62 anni con il pensionamento anticipato verrà penalizzato del 2% per ogni anno di anticipo sulla quota retributiva dell’importo della pensione, «in modo da costituire un disincentivo al pensionamento anticipato rispetto a quello di vecchiaia». Al contrario, chi liberamente deciderà di restare a lavoro fino ai 70 anni potrà usufruire di coefficienti di trasformazione (quelli cioè che determinano il moltiplicatore del montante nel sistema contributivo) più convenienti nella fascia dai 65 ai 70 anni.
Aliquote autonomi
È previsto un aumento delle aliquote contributive degli autonomi di 0,3 punti ogni anno per arrivare a due punti in più nel 2018 (adesso sono al 20-21% a fronte del 33% dei dipendenti). Scompare la finestra mobile: niente più «decorrenza» di 12 mesi per i dipendenti e 18 per gli autonomi previsto dalla manovra 2010 a partire dal 2011, che allungava di fatto i tempi per l’accesso al pensionamento. Il periodo sarà però assorbito nei requisiti che per la vecchiaia degli uomini dipendenti saranno dall’anno prossimo, quindi pari a 66 anni (65 anni attuali più 12 mesi di finestra).
Basta contante
Anche le pensioni rientrano tra i pagamenti che dovranno essere tracciati se di importo superiore a 500 euro. Questo potrebbe comportare l’apertura di conti correnti ad esempio per gli anziani che finora hanno ritirato la pensione in contanti alla posta. Ma i limiti di importo potrebbero subire variazioni con decreti successivi.

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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