LA CRISI LE MISURE DEL GOVERNO Le caserme divent eranno case L’obiettivo del governo è rispettare l’impegno con la Ue di recuperare 5 miliardi l’anno per tre anni
ROSARIA TALARICO
ROMA
Dopo una nottata e un giorno di lavoro di lima e cesello ieri è stata definita una bozza del maxiemendamento, che arriverà in aula lunedì con tutte le incognite del caso in termini di votazioni e di tenuta della maggioranza. La bozza elaborata dal governo non contiene interventi sulle pensioni e nemmeno altre misure per reperire risorse, ma i temi toccati sono diversi. Al Senato, dove la commissione Bilancio ha avviato l’esame della legge di stabilità, è partito il pressing di opposizioni e maggioranza sul governo per accelerare l’iter. Anche l’esecutivo punta a tempi di approvazione stretti visto che lo stesso Berlusconi ha già annunciato da Cannes che sarà messa la fiducia. Questo nonostante il ministro dell’Economia Tremonti ha auspicato per l’esame «uno spirito comune di collaborazione tra le diverse forze politiche nell’interesse del Paese». Era uno dei primi impegni presi nella lettera spedita alla Ue da Berlusconi, in cui aveva promesso di recuperare 5 miliardi di euro l’anno per tre anni mettendo in vendita il patrimonio dello Stato entro il 30 novembre.
Un primo passo in questa direzione è il capitolo sulle dismissioni immobiliari, con la trasformazione di ex caserme in case, appetibili sul mercato e in grado quindi di far incamerare allo Stato un discreto gruzzolo. In base a questa norma gli immobili militari potranno essere riconvertiti in abitazioni civili e la Difesa potrà indire conferenze di servizi con comuni, province e regioni per ottimizzare il valore degli immobili militari, trasformando la destinazione d’uso da militare a civile, con conseguente variante urbanistica. Tutto questo per ovviare al problema delle mancate autorizzazioni edilizie che rendevano di fatto invendibili sul mercato immobili spesso di gran pregio e ubicati in zone centrali o panoramiche. Ma i settori toccati dalle nuove norme sono parecchi: dalla lotta alle false polizze Rc auto agli incentivi per l’apprendistato di giovani e per l’occupazione femminile; dal carcere per i manifestanti che invadono i cantieri dell’alta velocità alla scomparsa delle autorizzazioni per aprire attività commerciali o imprenditoriali.
Banda larga per tutti, anche per chi vive in aree montuose. La Cassa depositi e prestiti finanzierà la realizzazione di infrastrutture per portare internet veloce anche in aree non redditizie per gli operatori di telecomunicazione. Gli incentivi fiscali per aumentare l’efficienza energetica (dalle nuove caldaie agli infissi, fino ai pannelli solari) saranno prorogati per altri tre anni, fino a tutto il 2014. L’Autorità per l’energia dovrà vigilare sul costo della remunerazione per i servizi di fornitura di energia e gas con l’obiettivo di portarli alla media europea e far calare gli importi delle bollette. Niente più commissioni per acquisti e pagamenti effettuati con carta di credito o bancomat per importi fino a 100 euro.
Per quanto riguarda la giustizia, infine, i risarcimenti per i processi-lumaca saranno della stessa entità del contributo unificato (che oscilla tra 37 e 1466 euro) e sarà l’Agenzia delle entrate a liquidare i pagamenti entro 18 mesi, in modo da non ingolfare la magistratura ordinaria con queste richieste. Lo Stato risparmierà così rispetto ai circa 1500 euro l’anno che la giurisprudenza riconosce a chi subisce ritardi nei procedimenti giudiziari. Il contributo unificato nella giustizia civile subirà un ulteriore aumento che servirà a pagare giudici ausiliari con il compito di smaltire gli arretrati.