Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

Il parrucchiere “Cercansi shampiste ma disposte a imparare”


Shampiste? E’ odioso e stupido chiamarle così», dice Roberto D’Antonio, parrucchiere di dive del cinema e donne della politica, con atelier nel cuore di Roma. Per lui non è assolutamente difficile trovare personale. «Ci sono tanti giovani che vogliono fare questo mestiere che piace molto – dice -. Ma non c’è possibilità di formarli, perché ti costano troppo in contributi e hai vincoli sugli orari. Le leggi dovrebbero essere più a favore di chi dà lavoro». Forse non ha problemi perché il suo è ormai un salone ambito? «No – risponde – anche quando ero ragazzetto era la stessa cosa. Semmai i datori di lavoro sono stati sempre gelosi del loro mestiere, non hanno mai condiviso niente per paura che rubassero loro il mestiere. Non sono generosi a scopo difensivo. Ma i ragazzi non sono più disponibili al sacrificio. Pensano di poter fare i parrucchieri dopo un anno o due di scuola, non è così». Secondo D’Antonio «servirebbe più rigore e forse l’Italia l’ha un po’ perso. Mi sento spaesato quando leggo i curriculum che mi arrivano. Ragazzi che parlano 25 lingue e hanno studiato di qua e di là. Ma all’atto pratico cosa sanno? Non hanno umiltà, il modo, il tatto, la volontà e la capacità di capire. La tecnica senza l’arte è inutile». Quanto alle tanto vituperaste «shampiste» D’Antonio difende la professione: «Vanno difese. Perché chi fa lo shampoo deve avere venti doti in più di chi fa il taglio o la piega. Se non lavi bene i capelli, se non mi dai una testa curata dal tipo di shampoo che fai, tutto il resto è inutile». \

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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