Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

il caso Gemellini abbandonati in auto per giocare alle slot machine


ROSARIA TALARICO
ROMA
Sarà come al solito colpa di giornali e televisione se sembra scoppiata la sindrome dell’abbandono facile? Si susseguono i casi di bambini lasciati da soli in auto dai genitori. Due giorni fa a Roma l’ultimo episodio: due gemelli di undici mesi dormivano nei loro seggiolini nell’auto del padre parcheggiata in doppia fila. Dopo dure ore sono stati «salvati» dalla polizia. Dopo le due tragiche morti di Teramo e Perugia, questa volta una storia a lieto fine, per fortuna. Anche se i genitori sono stati comunque denunciati alle autorità per abbandono di minore.
Le slot machine sono state la causa della distrazione di padre e madre, troppo presi dal gioco. Il tutto è avvenuto di fronte a un bar in via Oderisi da Gubbio, zona Marconi. «Ora c’è la psicosi dei bambini – prova a minimizzare il titolare dell’Othereasy Cafè, dove i due si sono intrattenuti dalle 9 alle 11 -. I genitori hanno lasciato la macchina parcheggiata all’ombra, perché la mattina c’è l’ombra qui di fronte. I gemelli dormivano nei seggiolini. Era il padre a giocare alle macchinette. La mamma entrava e usciva per controllare, tenendo per mano la terza figlia, una bimba di due anni». Quindi nessun rischio che i bambini potessero stare male a causa della temperatura elevata. Magari era solo scomodo entrare nel bar con tra figli, di cui due da tenere in braccio contemporaneamente…
Quando gli agenti del commissariato San Paolo sono arrivati sul posto hanno trovato un finestrino dell’auto aperto abbastanza da consentire a un poliziotto di forzarlo per riuscire ad aprire le portiere della macchina. A chiamare il 113 è stata una negoziante della zona insieme a una sua cliente. Luigi De Angelis, che dirige il commissariato San Paolo racconta: «La notizia fa scalpore dopo i casi in cui i bambini sono morti. Ma la cosa qui è molto più semplice, fortunatamente. Sono stati lasciati imprudentemente dal padre e dalla madre per giocare con la slot machine. Il reato c’è, ma noi stessi abbiamo riconsegnato i figli ai genitori senza avvisare i servizi sociali, come sarebbe previsto nel caso avessero avuto precedenti specifici».
A far scattare l’allarme e la chiamata alla polizia è il pianto dei due neonati, una volta svegli. Poco dopo l’arrivo della volante è giunta anche un’ambulanza. Ma i sanitari non hanno potuto che accertare le buone condizioni di salute dei piccoli. Una volta considerati fuori pericolo i gemelli, gli agenti si sono quindi messi alla ricerca dei genitori. Che sono stati rintracciati poco dopo all’interno del bar, intenti ancora a giocare. La madre però probabilmente controllava attraverso la porta, visto che i testimoni sostengono di non aver visto uscire nessuno dal bar.
I genitori sono un’italiana di 37 anni e un egiziano di 32. «Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, che ora deciderà – prosegue De Angelis – e sono stati invitati a tenere un comportamento più corretto, perché quel che hanno fatto una gravità ce l’ha». Anche se questa percezione non sembra essere molto diffusa. «Fa riflettere che gli stessi testimoni che hanno richiesto il nostro intervento – conclude De Angelis – hanno aspettato due ore prima di avvisare la polizia. Quando abbiamo chiesto perché non ci avessero chiamato subito, la risposta è stata che ormai è un’abitudine di tutti lasciare i bambini in macchina mentre si va a fare la spesa o si sbriga una commissione».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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