Rosaria Talarico

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L’INTESA PREVEDE UN PIANO PER ISTITUIRE LINEE PART-TIME CON TURNI DI SEI ORE Electrolux non licenzia Nell’accordo 740 esuberi Sarà l’azienda a cercare impiego a chi esce. La Fiom soddisfatta


ROSARIA TALARICO
ROMA
Alla fine sono tutti soddisfatti (lavoratori, sindacati, azienda e istituzioni), nonostante una trattativa non facile e in un periodo in cui la crisi economica di certo non aiuta. La vicenda Electrolux si è conclusa ieri al ministero per lo Sviluppo economico con la firma dell’accordo tra sindacato e azienda, che arriva dopo un referendum tra i lavoratori. L’affluenza alle urne è stata molto alta (82,6%) e i voti dei favorevoli hanno rappresentato una larga maggioranza, pari al 78,3%. «Un referendum libero, senza ricatti e che dimostra che, a differenza del tanto decantato modello Fiat, si possono raggiungere intese con imprese multinazionali senza cancellare il contratto nazionale e i diritti dei lavoratori, senza deroghe e senza peggiorare le condizioni e i ritmi di lavoro», affermano dalla Fiom.
I lavoratori hanno detto sì a un accordo complesso costituito dal piano industriale presentato dall’azienda per i prossimi 3-4 anni e dal piano sociale di gestione delle eccedenze. Un piano industriale non condiviso in pieno dalle organizzazioni sindacali, che però disegna un riallineamento in prospettiva dell’azienda nel territorio italiano con l’impegno a mantenere, anche attraverso importanti investimenti, sia le produzioni che le competenze industriali a livello mondiale (ricerca, sviluppo, commerciale) per i segmenti alta gamma di tutti i prodotti dell’elettrodomestico.
Ma cosa prevede in dettaglio l’accordo? Intanto impedisce i licenziamenti, grazie anche al ricorso a strumenti innovativi cui i lavoratori possono accedere su base volontaria. Per chi sceglie di ricollocarsi all’esterno, ad esempio, è previsto l’impegno da parte dell’azienda a ricercare imprese che assumano esclusivamente a tempo indeterminato, nel raggio di 30 km dalla residenza del lavoratore o dalla sede di lavoro, che abbiano oltre 20 dipendenti e per le quali valga lo statuto dei lavoratori. Poi c’è una manovra sugli orari di lavoro, che contempla l’istituzione di linee a part-time a 6 ore. L’accordo prevede comunque degli esuberi (per un totale di 740, ma sono 60 in meno rispetto alle intenzioni iniziali dell’azienda), la conferma del ruolo strategico dell’Italia nella produzione degli elettrodomestici e l’uso di ammortizzatori sociali “intelligenti”. «Sono lieto per l’esito limpido del referendum» ha commentato Luigi Campello, direttore generale di Electrolux Italia «e del fatto che non si tratti di un piano difensivo, ma di rilancio». Soddisfatto anche il ministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani: «Abbiamo fatto sì che le istituzioni e le forze produttive e sociali facessero sistema tra loro per trovare una soluzione innovativa, che garantisce un futuro più solido a oltre seimila famiglie». L’intesa siglata ieri mira a non disperdere il patrimonio delle competenze e dell’occupazione nei territori di Susegana e Porcia, attraverso un investimento nella formazione e riqualificazione del personale. Così sarà favorito il passaggio da lavoro a lavoro. Nell’accordo è previsto inoltre l’impiego di importanti aree industriali inutilizzate dell’Electrolux per favorire l’insediamento di produzioni a condizioni agevolate.

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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