3 domande a Gregorio Cervadoro chirurgo «Se tagliano i costi è perché risparmiano sulla sicurezza»
Professore Gregorio Cervadoro, che cosa pensa della chirurgia plastica
abbinata alla vacanza?
«Succedeva già per le cure dentarie e negli anni scorsi si organizzavano
viaggi “turistici” in massa in Polonia. Sicuramente le cliniche saranno di
alto livello e i chirurghi preparati, ma è difficile incontrarli nei
congressi di dermochirurgia».
Invidia? I prezzi degli interventi sono competitivi.
«Non si tratta di invidia. I prezzi sono vantaggiosi grazie al cambio
favorevole per l’euro. Detto ciò, in Italia abbiamo una legislazione severa.
Esiste un foglio di responsabilità da firmare per gli interventi, il
cosiddetto “consenso informato”, anche se si tratta di rimuovere un brufolo.
Inoltre, nei casi di incidenti in cui si riportano ustioni gravi, il costo
della chirurgia plastica è coperto dal servizio sanitario. Ma capisco che
questo non interessi la signora che vuole farsi un lifting».
Sono troppo alti i prezzi praticati in Italia?
«Il costo lievita anche perché esistono elevate cautele da un punto di vista
medico-legale. Da noi le assicurazioni costano parecchio». \