Benzina Più self-service al distributore e orari allargati. Ma niente carburanti multimarca
L’ultima bozza del decreto sulle liberalizzazioni prevede
un’estensione della rete distributiva automatica. Rispetto al
servito, il “fai da te” è già adesso più economico. Nella manovra è
prevista anche una liberalizzazione degli orari di apertura dei
distributori e una loro presenza in aree meno popolate. Tramonta
invece l’ipotesi delle pompe di benzina multimarca.
L’estensione della rete dei
distributori automatici porta
con sé un aumento della
concorrenza. Il risultato per
gli automobilisti è un abbattimento del
prezzo dei carburanti. L’associazione
dei consumatori Adiconsum calcola
che il risparmio medio per famiglia sarà
di 250 euro annui. «Ogni abbattimento
di prezzo di un centesimo vale
circa 12 euro l’anno in meno di spesa»
spiega il segretario generale Pietro
Giordano. Altra importante misura è
la liberalizzazione degli orari che farà
da ulteriore stimolo alla concorrenza.
Inoltre i gestori degli impianti di distribuzione
dei carburanti titolari anche
della relativa autorizzazione petrolifera
possono liberamente rifornirsi da
qualsiasi produttore o rivenditore.
Non vengono in alcun modo
toccate le accise e l’Iva
che contribuiscono massicciamente
a rendere elevato
il costo dei carburanti. Il peso delle accise
(tassa fissa) e dell’Iva (tassa mobile)
resta inalterato. Quanto agli orari il
provvedimento riguarderebbe solo
500 impianti su 25 mila. Non ci saranno
impianti multimarca, come aveva chiesto
di recente l’Antitrust. I gestori non
avranno nessuna libertà per rifornirsi
sul libero mercato alle condizioni più
convenienti per poter dare agli automobilisti
italiani prezzi dei carburanti realmente
più bassi. [Rosaria Talarico]