Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

LA CRISI L’ALLARME LAVORO “C’è il rischio di tensioni sociali” Camusso: la recessione avrà forte impatto sull’occupazione. Bonanni: intervenga il governo Monti chiama i leader sindacali: “Siamo pronti a cercare un’intesa ma bisogna fare in fretta”


ROSARIA TALARICO
ROMA
Il nuovo anno si annuncia barricadiero per i sindacati. Cgil, Cisl e Uil aspettano al varco il premier Mario Monti e il pacchetto di riforme che promette crescita e competitività. Due parole che dovranno conciliarsi con un altro sostantivo imprescindibile per tutti i leader sindacali: concertazione. E il presidente del Consiglio chiama i quattro leader sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl esprimendo la volontà di ricercare «la massima intesa» sui temi del lavoro e dell’occupazione, pur sottolineando «l’esigenza di operare con la sollecitudine imposta dalla situazione».
Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, affida a Twitter le sue considerazioni («la recessione avrà un impatto duro su occupazione e redditi. C’è un rischio reale di tensioni sociali crescenti nei prossimi mesi, da contrastare con un piano per il lavoro, la vera emergenza»), mentre il leader della Cisl Raffaele Bonanni è meno sintetico: «La Cisl è pronta al confronto sul piano per la crescita illustrato da Monti. Ma chiede una concertazione vera su tutti i temi economici e sociali. La necessaria rapidità delle decisioni non può divenire un alibi per evitare il confronto con il sindacato. Non accetteremo pacchetti prefeconfezionati o ispirati da altri». Poi, il leader Cisl commenta il discorso di Napolitano, «franco e di alto profilo» e aggiunge: «Speriamo che tutti facciano tesoro delle parole del capo dello Stato, a cominciare dal governo. Solo con la concertazione e il dialogo sociale si possono affrontare i problemi gravi del paese, distribuendo il peso dei sacrifici». Su come questo dovrebbe avvenire Bonanni declina la ricetta, «equità nel rigore, a cominciare da una riforma fiscale». Gli altri ingredienti sono «alzare di più i salari dei lavoratori flessibili, estendere gli ammortizzatori sociali a chi oggi ne è escluso, rendere obbligatoria la previdenza integrativa e agevolare fiscalmente le assunzioni dei precari, delle donne e degli ultracinquantenni. Occorre soprattutto un vero piano del lavoro che affronti il divario Nord-Sud». Sulla stessa linea il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: «Non è nostra intenzione fare del conflitto sociale la nostra regola, ma è chiaro che il governo si illude se pensa che possiamo sopportare un 2012 carico di disoccupati». La combinazione di pensioni più basse, redditi reali decrescenti e minore occupazione non è un buon viatico per la pace sociale, sottolinea Angeletti. Per rilanciare l’economia è, invece, necessario «modificare le norme sugli investimenti, che altrimenti resteranno solo ipotesi. Serve un’autentica semplificazione». Il sindacato è invece pronto a fare la propria parte sui temi dell’equità fiscale, della produttività e dell’occupazione.

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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