Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

Dietro Milano la più ricca è Biella Indagine di Unioncamere: al Mezzogiorno gli ultimi dieci posti per il reddito pro capite


ROSARIA TALARICO
ROMA
Nord Ovest batte Nord Est: questo dicono i dati della ricerca sulla
ricchezza delle province italiane, realizzata da Unioncamere e dall’istituto
Tagliacarne. Nella classifica delle città più opulente d’Italia sono ben tre
quelle piemontesi (Biella, che è la seconda assoluta, più Cuneo e
Alessandria) a comparire nelle prime dieci posizioni. Mentre nessuno insidia
il primato di Milano che resta la più ricca d’Italia, con un reddito pro
capite di 21.284 euro. All?estremità opposta della graduatoria, il
Mezzogiorno totalizza gli ultimi dieci posti (Brindisi, Cosenza, Catania,
Vibo Valentia, Agrigento, Siracusa, Foggia, Caltanissetta, Caserta e
Crotone, ultima assoluta).
L’indagine di Unioncamere, che prende in esame dati relativi al 2004, mostra
come sia aumentato il divario tra Nord e Sud. Scorrendo la classifica salta
subito agli occhi come le prime dieci province siano tutte settentrionali,
mentre le ultime dieci siano meridionali. Se si esaminano i dati sul reddito
lordo pro capite, emerge che al Mezzogiorno è il 40% in meno del Nord Ovest.
Biella, Bologna e Modena (tutte sopra ai 20.500 euro) occupano, come
nell’anno precedente, le prime posizioni della classifica. Agli ultimi posti
della graduatoria si posizionano Foggia, Caltanissetta, Caserta e Crotone,
con valori pari o inferiori ai 10.500 euro annui. Il divario tra Milano e
Crotone è pari al 55,8%. Buona la performance di Alessandria salita rispetto
al 2003 dal 21° al 9° posto, facendo retrocedere Ravenna. Se si esaminano i
dati a livello regionale è la Lombardia che concentra la maggior parte del
patrimonio delle famiglie: un quinto del totale. Al top invece per
patrimonio medio per famiglia c’è la Val D’Aosta con 461 mila euro, ben
lontano dai 185 mila euro della Calabria. Il Lazio è più o meno a metà
classifica con 357 mila euro. Il Trentino Alto Adige (441 mila) è in seconda
posizione. Su valori poco distanti dai 400 mila euro per famiglia si
collocano Lombardia (411 mila), Veneto (425 mila) ed Emilia Romagna (430
mila). Il divario tra il valore minimo toccato dalla Calabria e il massimo
della Valle d’Aosta è pari al 59,8%: uno scarto che, si legge nella ricerca,
si accentua ancora di più se, invece che sui valori medi per famiglia, il
calcolo viene effettuato sui corrispondenti valori per abitante, dal momento
che le famiglie calabresi sono più numerose (con una media di 2,7
componenti) rispetto a quelle valdostane (2,2 componenti). «I differenziali
emersi dall’analisi – sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea
Mondello – sembrano per di più penalizzare la famiglia, soprattutto quella
numerosa, che pure è vista come il soggetto economico in grado di
riequilibrare le disparità ancora esistenti a livello territoriale in
termini di capacità di produrre ricchezza». Nel 2005 la ricchezza in
possesso delle famiglie italiane, proveniente dalle attività reali e da
quelle finanziarie, ammontava a 8.054 miliardi di euro, pari a poco più di
341 mila euro per famiglia. Di questo patrimonio, la Lombardia detiene la
quota maggiore (il 20,5% del totale, pari a 1.652 miliardi di euro). Alle
sue spalle si posizionano Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte.

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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