Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

LAVORO RIPARTE IL CONFLITTO Camusso: ?Un passo indietro? Il governo: chiudiamo in dieci giorni. Cauti Marcegaglia e Bonanni: ?Bene ma servono modifiche?


ROSARIA TALARICO
ROMA
È una delle partite più importanti per il governo Monti e non a caso nelle battute finali la gestirà il premier in prima persona: la trattativa sulla riforma del mercato del lavoro da lunedì si sposta a palazzo Chigi. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro del Lavoro, Elsa Fornero, durante l’incontro di ieri con i rappresentanti di sindacati e aziende.
Questa settimana sarà decisiva per il dossier: Fornero intenderebbe chiudere, insieme al premier, fra il 21 e il 23 marzo. L’accelerazione è dovuta all?agenda di Monti che il 25 andrà in Oriente per una visita istituzionale e vorrebbe concludere prima. Ora inizieranno gli incontri bilaterali tra il ministro e le parti sulla flessibilità in uscita, ossia il licenziamento per giusta causa disciplinato dall?articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Oggi sindacati e parti sociali riceveranno due documenti in cui sono dettagliate le tipologie contrattuali e l’assicurazione sociale per l’impiego. L’impianto presentato dal governo prevede che l’assicurazione sociale per l’impiego sostituisca le attuali indennità di mobilità, incentivi di mobilità e disoccupazione per apprendisti, l’una tantum per i co.co.pro e altre indennità. Si applicherà a tutti i lavoratori dipendenti privati e pubblici con contratti non a tempo indeterminato. Come requisiti per accedere al sostegno si ipotizzano due anni di anzianità assicurative e almeno 52 settimane nell?ultimo biennio di lavoro. Dodici mesi per la durata, che salgono a 15 per i lavoratori sopra i 58 anni. L’importo per la simulazione ipotizzata al tavolo è di circa 1.119 euro, con abbattimento dell’indennità del 15 per cento dopo i primi sei mesi, e di un ulteriore 15 per cento dopo altri sei mesi.
L?obiettivo del governo è la riduzione dei livelli di disoccupazione del Paese, portandola al 4-5% strutturale: «un tassello essenziale ai fini della crescita», secondo Fornero «con un forte coinvolgimento del Sud, perché non c’è crescita senza equilibrio tra Nord e Sud». Ma il «metodo» fa scattare subito le reazioni sia sul fronte sindacale che imprenditoriale. «Abbiamo fatto un passo indietro» sintetizza Susanna Camusso, leader della Cgil. «Vedo solo una trattativa difficile. Siamo di fronte a un governo che dice che non c’è un sistema universale di ammortizzatori sociali che copra tutti». E per quanto riguarda l’articolo 18 «non c’è ragione per cambiare opinione». Più ottimista Raffaele Bonanni: «Stiamo facendo passi avanti verso l?intesa, ma ci sono ancora alcuni aspetti da correggere. Non ci convince affatto la transizione breve per la riforma degli ammortizzatori che anticipa lo stop alla mobilità. Con la crisi e l?aumento dell?età pensionabile provocherebbe una ecatombe sociale».
L?anticipo dell?entrata in vigore della riforma (dal 2017 inizialmente prospettato al 2015) preoccupa anche Emma Marcegaglia, che però parla di «avanzamento sui temi dei contratti e della flessibilità in entrata». Il presidente di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi, punta il dito sull?«appesantimento del costo del lavoro di fatto oltre il 2%, che per le piccole imprese sarebbe inaccettabile».
In concreto è dunque molto più complicato importare in Italia il modello tedesco, spesso evocato durante la riunione per il sistema delle protezioni sociali perché metterebbe d’accordo impresa e lavoratore. Ma certo la Germania non ha l’asfittica offerta di lavoro dell’Italia e gli usi «disinvolti», specie nel Mezzogiorno, dei sussidi di disoccupazione.

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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