Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

IL GOVERNO REPLICA: CI OCCUPIAMO GIÀ ABBASTANZA DEL TRASPORTO LOCALE. MA NELLE REGIONI C?È CHI DÀ RAGIONE AL MANAGER Moretti: treni locali a rischio dal 2013 L?ad di Trenitalia: tariffe più care, più soldi dallo Stato o sarà interrotto il servizio


ROSARIA TALARICO
ROMA
Nella partita tra Stato e Ferrovie sul finanziamento del trasporto locale, rischia di esserci un sicuro perdente: i pendolari. A partire dal 2013, infatti, le Regioni rischiano un taglio dei treni per i pendolari a causa della mancanza di fondi.
L?argomento è tornato d?attualità per una battuta di Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, durante un convegno dedicato proprio al trasporto pubblico locale: «Se non verranno aumentate le tariffe o i contributi statali sarà difficile dal 2013 per Ferrovie dello Stato garantire il servizio».
Le soluzioni indicate da Moretti sono due: aumento delle tariffe o dei contributi dello Stato «oppure non si può andare avanti». Poi il manager di Ferrovie si è spinto fino a ipotizzare lo scenario peggiore: «Se non ci sono i soldi noi non possiamo ricapitalizzare, possiamo solo interrompere il servizio, cosa che comporta una denuncia penale. Ci denuncino pure e poi vediamo cosa succede». E subito fa notare come le tariffe del trasporto pubblico locale italiane siano le più basse d?Europa: in Italia il parametro è 10,8 centesimi per passeggero-chilometro rispetto ai 20 della Germania, ai 22 della Francia e ai 33-42 del Regno Unito.
Insomma, ricavi inesistenti e investimento poco remunerativo. Ed è proprio questa l?accusa mossa dalle associazioni dei consumatori. Il Codacons ha puntato il dito contro Moretti, «si interessasse meno dei Frecciarossa e troverebbe come finanziare il servizio universale», mentre Federconsumatori e Adusbef hanno rilevato che «il servizio regionale rappresenta il 90% del trasporto ferroviario» e chiesto le dimissioni del vertice di Fs. «Oggi la sua provocazione ha raggiunto il limite – proseguono le due associazioni – e i soldi spesi per l?alta velocità costata dalle 5 alle 10 volte di più che in Francia? E gli utili fatti con l?alta velocità, dove vanno a finire? Lo sviluppo del trasporto ferroviario regionale rappresenterebbe un risparmio economico per i pendolari; un vantaggio per l?ambiente; una riduzione del caos che avviene ogni giorno all?ingresso delle principali città italiane». Sulla stessa linea Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista: «Si tratta di una situazione scandalosa, in cui i privati fanno i soldi, i treni ci sono solo ad alta velocità e i pendolari vengono scaricati. Questo governo riesce ad aumentare le divisioni di classe anche sul trasporto: treni per i ricchi e nulla per i lavoratori che fanno i pendolari».
Secca la replica del ministro dello Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera: «Ci stiamo occupando più che abbastanza del trasporto pubblico locale». Mentre nelle Regioni non manca chi dà ragione a Moretti. «Il suo grido d?allarme ha un fondamento ed è un sostanziale invito alla Stato a intervenire in un settore che vive di finanza statale trasferita, – è il commento dell?assessore alle politiche della mobilità del Veneto, Renato Chisso – se non abbiamo i soldi in bilancio perché non ci vengono trasferiti, la Regione non può sopperire con risorse proprie che di fatto non sono abbastanza significative».
Il contributo alle Fs per il trasporto pubblico locale è oggi di 1,2 miliardi di euro rispetto agli 1,6 miliardi previsti per il 2012. Mancano quindi all?appello 400 miliardi per il pregresso. E con poche certezze per il futuro. Su questo punto anche Ntv (la società ferroviaria privata di cui sono azionisti Montezemolo e Della Valle e agguerrito concorrente di Trenitalia), che si è sempre detto pronto a partecipare alle gare per i treni regionali, ha posto un veto. L?amministratore delegato Giuseppe Sciarrone ha affermato che «se non prevedranno fondi non parteciperemo alla gara».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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