Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

Una promessa vecchia cent’anni


La levataccia è assicurata, ma tanto loro sono abituati alla vita dura.
Zaini in spalla camminando per chilometri incuranti di fango, sole, pioggia
e tende da montare. Non stiamo parlando dei marines, ma degli scout. Che
oggi festeggiano il centenario dell’organizzazione. Il primo agosto,
infatti, è una data speciale per lupetti e coccinelle poiché quel giorno nel
1907 sull’isola di Brownsea, nel canale della Manica, si tenne il primo
campo scout della storia. L’Alba del Centenario verrà festeggiata in tutto
il mondo. In Italia ci saranno oltre 250 cerimonie locali, cui prenderanno
parte 400 mila persone e un grande evento nazionale al Circo Massimo a Roma.
Fedeli al rigore, invece di prevedere una manifestazione in comodi orari da
pranzo o da cocktail, l’inizio è fissato alle 5 di questa mattina nella
spianata del Circo Massimo. Qui confluiranno cinquemila scout e provenienti
da tutta Italia. Ma, dicono gli organizzatori, il numero sarà superiore
visto il flusso continuo di e-mail e telefonate di accredito. Anche le molte
autorità presenti oggi sono state invitate a rispettare gli orari per non
disturbare la sacralità del rinnovo della Promessa Scout. Così nelle file di
sedie bianche (un centinaio al massimo, la grande massa degli scout
resisterà stoicamente in piedi) si accomoderanno Giovanna Melandri, ministro
delle Politiche giovanili, Maria Pia Garavaglia, vice sindaco di Roma
(entrambe ex coccinelle), il capo della protezione civile Guido Bertolaso,
il ministro dell’Istruzione Beppe Fioroni (altro ex scout) e anche il
premier Romano Prodi.
I preparativi ieri erano febbrili tra un soundcheck sul palco del gruppo
folk «Giada e la masnada», un controllo al megaschermo su cui scorrono i
filmati d’epoca raccolti dall’Agesci e che finiranno in documentario «Il
grande gioco» coprodotto da Rai Trade. Fin dalla mattina gruppi di 20 scout
hanno fatto turni di 6-7 ore per transennare l’area, allestire i bagni
chimici e il palco. Verrà acceso un braciere con una fiaccola proveniente
dal Kenya che incendierà tanti legnetti, portati dagli scout di tutta
Italia. Si proseguirà con il momento solenne del rinnovo della promessa
scout alle 8. Mentre i loro colleghi lavoravano sotto il sole a picco del
Circo Massimo, per le strade del centro di Roma ieri era possibile vedere
altri scout camminare a piccoli gruppi. Inconfondibili con i pantaloncini
blu corti, la camicia azzurra e il fazzolettone d’ordinanza annodato al
collo. Sandro Repaci, coordinatore della commissione per le celebrazioni
italiane del centenario racconta del briefing con il capo della sicurezza di
Palazzo Chigi venuto sul posto per la bonifica dell’area. «Non c’è stato
granché da discutere in realtà. I cento volontari faranno da servizio
d’ordine» spiega Repaci «ma con gli scout è facile. Se diciamo di fare
silenzio, in cinquemila staranno in silenzio». Alla fine del rinnovo della
promessa suonerà un corno, lo strumento usato da Baden-Powell per dare la
sveglia durante il primo campo scout. Oltre al Circo Massimo, altri luoghi
suggestivi dove la cerimonia verrà celebrata sono la baia di Sidney, le
Piramidi, il deserto del Sahara e l’isola di Brownsea dove si aspetterà che
il sole dell’alba colpisca la pietra che ricorda il primo campo scout. Lo
scoutismo è un movimento fondato da un lord inglese, Robert Baden-Powell
barone di Gilwell (nome che ora designa il fazzolettone triangolare dai vari
colori). In origine di ispirazione militaresca e si è quindi evoluto sempre
più verso l’impegno sociale e valori quali la pace e l’amicizia. Sul
megaschermo scorreranno gli sms inviati dagli scout. Ne sono già arrivati
più di 500. E non mancano quelli irriverenti: da un sincero «Uffa, che palle
questo centenario!» a un pigro «Basta con l’alba, viva il tramonto!».
Chissà, magari G. B. Shaw avrebbe ripensato la sua frase crudele che così
inchioda gli scout: «Un gruppo di bambini vestiti da cretini guidati da un
cretino vestito da bambino».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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