Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

Domande & Risposte CENSIMENTO 2011 Domani si chiude Cosa accade ora?


Quando scade il termine
per la riconsegna dei moduli del Censimento della popolazione
e delle abitazioni?
Siamo proprio agli sgoccioli. Domani, 29 febbraio, si conclude in tutta Italia la raccolta dei questionari. Una procedura iniziata oltre quattro mesi fa, il 9 ottobre, giorno in cui si «fotografa l?Italia».
A cosa serve il Censimento?
Il Censimento della popolazione viene organizzato dall?Istat ogni 10 anni. Quella del 2011 è la quindicesima edizione e la prima a prevedere la compilazione anche via Internet. Il Censimento fornisce informazioni statistiche su diversi argomenti: la casa, la composizione della famiglia, la presenza di immigrati, il titolo di studio e altri dati similari.
La partecipazione al censimento è facoltativa?
No, rispondere al questionario nei modi e nei tempi stabiliti è un obbligo per i cittadini. A prescriverlo è il decreto legge 322 del 1989, secondo cui chi si rifiuta di rispondere al questionario, lo fa in modo incompleto o scrive delle gravi inesattezze, può essere sanzionato con una multa che va da 206 a oltre 2.065 euro per le persone fisiche e da 500 a 5 mila euro per le società o gli enti.
C?è tolleranza per chi
è ritardatario?
La consegna entro domani è tassativa. In ogni caso, i rilevatori continueranno a lavorare sul territorio per qualche altra settimana; in particolare, fino al 10 marzo nei comuni con popolazione compresa fra i 20 mila e i 150 mila abitanti e fino al 10 aprile in quelli di maggiori dimensioni. Inoltre, da qui al 10 aprile, i rilevatori collaboreranno con gli uffici comunali di censimento per contribuire a verificare possibili errori nella compilazione dei questionari e per il recupero degli stessi presso le ultime famiglie ritardatarie e per accertare l?obbligo di risposta.
Si sa quante sono
le persone che hanno partecipato al Censimento?
Sono stati consegnati alle famiglia 25 milioni di questionari. Secondo l?Istat, quelli finora restituiti sono stati 24,2 milioni. Uno su tre (il 34,5%), oltre 8,3 milioni, è stato riconsegnato via Internet, il mezzo-novità dell?edizione 2011. Il 42,8% invece è stato restituito ai centri comunali di raccolta e ai rilevatori, il 22,7% agli uffici postali. In media nei grandi comuni (dove il 29 si completerà la raccolta che concluderà l?intera operazione), la percentuale di restituzione si attesta all?84,3%.
Quali sono le città modello per la riconsegna?
Prato è la prima in classifica, con il 93,8% di questionari restituiti, seguono Brescia con il 93% e Venezia con il 92,8%. Fra i comuni con oltre 150 mila abitanti, la modalità di compilazione via web, quella che si è rivelata la più rapida per il cittadino, è stata gradita in particolare a Foggia dove c?è stato il 51,1% dei questionari restituiti attraverso questo canale; a seguire Brescia (43,6%) e Cagliari (41%).
Quali le città che invece
sono sotto la media nella restituzione dei questionari?
In fondo alla classifica, sotto alla media di circa 10 punti percentuali, troviamo Roma dove è stato riconsegnato appena il 75% dei questionari. Seguono Napoli con l?81,7%, Milano con l?82,1%, Messina con l?83,1%, Torino con l?83,6%, Firenze con l?83,9% e Catania con l?84,1%.
Sono già disponibili
i risultati del Censimento?
La macchina per la lettura dei questionari è già all?opera. Quelli inviati sul web sono immediatamente leggibili e questo favorirà, sia in termini di tempo che di qualità, l?elaborazione delle informazioni fornite dai cittadini. Al momento sono stati resi noti dall?Istat i dati riepilogativi provvisori relativi a 23.130.901 famiglie, 38.645 convivenze, 56.165.147 individui di cui 3.251.752 stranieri e 28.982.636 donne. I primi dati saranno disponibili già ad aprile e entro fine anno saranno diffuse le informazioni sulla popolazione per comune, sesso, classi di età, cittadinanza italiana o straniera.
Il prossimo Censimento
sarà nel 2021?
No, da quest?anno si volta pagina. Come ha annunciato il presidente dell?Istat Enrico Giovannini, si va verso il «censimento continuo». La quindicesima edizione è l?ultima di tipo decennale. L?Istat ha infatti inserito nel proprio piano strategico triennale la progettazione e la sperimentazione dei metodi e delle tecniche necessarie a passare al censimento continuo. «Esso potrà offrire informazioni statistiche fondamentali per aree di piccole dimensioni, con una frequenza fin qui mai avuta in Italia – ha spiegato Giovannini – nel prossimo biennio dovremo approfondire e sperimentare tecniche e metodi di rilevazione, utilizzando il più possibile Internet. Poi si potrebbe partire con il vero e proprio censimento continuo. A patto che il Parlamento concordi con questo progetto e ne finanzi sia la fase preliminare, sia quella a regime».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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