Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

La Cgil: referendum prima della firma


ROSARIA TALARICO
ROMA
Nottata di discussioni in casa Cgil. Il direttivo del sindacato guidato da
Guglielmo Epifani (previsto in origine per ieri mattina e successivamente
spostato in serata) ha cercato di fare ordine tra le varie anime
dell?organizzazione sindacale. Il principale tema sul tavolo è naturalmente
la riforma previdenziale. Durante la riunione notturna il dissenso nei
confronti della segreteria è aumentato a causa dell?accordo con il governo,
peggiorativo a detta di molti partecipanti. Lo stesso Epifani ha peraltro
ammesso che «non corrisponde a quello che avevamo concordato» e che quella
della Cgil è stata «un?adesione amara». I voti contrari alla segreteria
sarebbero quindi superiori al previsto. Nel pomeriggio di ieri Epifani aveva
partecipato a Palazzo Chigi ad un incontro con il governo di sindacati e
industriali per firmare il protocollo d?intesa su welfare, competitività e
mercato del lavoro e su cui Cisl e Uil si sono detti favorevoli. Epifani
aveva invece criticato in particolare l?abolizione della sovracontribuzione
degli straordinari («è contro l’occupazione giovanile») e la mancanza dello
stop allo staff leasing per quanto riguarda le modifiche alla legge Biagi.
Il direttivo della Cgil «darà un parere articolato» aveva detto Epifani
prima che cominciasse la riunione. Non un?approvazione o un rigetto del
documento, quindi, ma una risposta più complessa, probabilmente in attesa
del pronunciamento dei lavoratori. Proprio questa è una delle questioni che
più stanno a cuore ai duri e puri che scuotono il sindacato di Epifani.
«Voglio che ci sia un referendum vero, con le urne e il periodo di
informazione in cui le varie parti possano esprimere i diversi punti di
vista. E non la solita consultazione sindacale aumma aumma» afferma Giorgio
Cremaschi, leader della Rete 28 aprile (la componente di sinistra della
Cgil) e segretario nazionale della Fiom, la sigla dei metalmeccanici. Che
continua battagliero: «Sia ben chiaro, il referendum non risolve la
situazione precedente. Cioè quella di un?intesa in cui nessuno degli
obiettivi sindacali è stato raggiunto. Tra i lavoratori la distinzione non è
tra chi considera l?accordo bello o brutto. Ma tra chi dice lo teniamo e chi
si vuole ribellare». Sui numeri e l?estensione di questo malcontento però
non si sbilancia prima che la votazione abbia luogo. Mentre dalla segreteria
confederale minimizzano lo scontro in atto nel sindacato, che tuttavia c?è.
Sulle responsabilità del gruppo dirigente che «tendono a dare sempre ragione
ai segretari generali» Cremaschi va giù duro: «La vertenza si conclude senza
un minuto di sciopero mentre in compenso hanno fatto una montagna di
interviste. Mobilitazioni non ce ne sono state». Contro l?accordo sulle
pensioni ieri hanno scioperato alla Fiat di Melfi. «Consensi ne ho visti
pochi in giro. Saranno quelli che non hanno ancora letto bene il testo
dell?accordo» prosegue Cremaschi «perché appena lo faranno si incazzeranno
moltissimo. Ora i lavoratori della Zanussi, il più grande stabilimento del
Nord-Est, hanno proclamato 12 ore di astensione dal lavoro. i primi scioperi
nelle grandi fabbriche e le proteste che arrivano da tutta Italia indicano
che i lavoratori sono critici con l?accordo sulle pensioni».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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