Vivere gratis? Ora si può Sulla Rete si trova di tutto, senza pagare Dal cibo regalato allo scambio di case
L?esperienza è una cosa che non puoi avere gratis», diceva Oscar Wilde.
Tutto il resto sembrerebbe di sì, invece. Con pochi clic del mouse è
possibile costruirsi una giornata (ma volendo anche una intera esistenza),
all?insegna del gratuito. Mangiare, dormire, leggere e collegarsi a
Internet. Tutto senza tirar fuori un quattrino. Increduli che in un?era di
consumismo spinto ciò sia possibile?
La parola più cliccata
Eppure oggi sono gratis persino i concerti delle rockstar o, sul web, i film
di Hollywood. Un buon punto di partenza è la connessione alla rete.
Attraverso il sito www.fon.com è possibile entrare nel web a costo zero in
qualsiasi parte del mondo. «Fon è una community di persone che rendono il
WiFi (cioè il collegamento senza fili a internet) gratis e universale» così
si presentano i membri, che tra loro si chiamano Foneros e che condividono
parte della propria connessione di casa con chi si trova nei paraggi ed è un
socio del club. Molti Comuni hanno inoltre dei punti (gli hot spot) sparsi
per la città che consentono il collegamento: Roma, ad esempio, ha una bella
rete gratuita che permette di usare il proprio portatile stando nel verde di
villa Borghese o di villa Ada. Una volta on-line, mentre magari sfogliate un
giornale free-press che vi è arrivato tra le mani senza aver scucito neanche
un centesimo, le prospettive di gratuità che si spalancano davanti a voi
sono infinite. Subito dopo sesso, ai primi posti delle parole più cercate in
Google, c?è ?gratis? (441 milioni di voci).
Un sito
Lo sa bene Francesco Gaudino, creatore del sito www.viveregratis.it, che
sarà on line da settembre e che già in home page chiede: «Perché pagare ciò
che puoi avere gratis?!». Per ora si stanno mettendo a punto accordi con
associazioni americane, come quella dei freegan che raccolgono il cibo
scartato dai ristoranti chic di New York. «Non ne fanno parte solo
tardo-hippie» assicura Gaudino «ma anche avvocati di Wall Street». Poi ci
sono le aziende locali (la sede del sito è a Benevento) disposte a regalare
campioni gratuiti dei loro prodotti a scopo di test. «Le aziende pagano a
noi un corrispettivo simbolico per usare il sito come una vetrina» continua
il titolare «mentre i clienti registrati e che hanno magari indicando delle
preferenze potranno usufruire gratis di caffè, pasta, abbigliamento e
altro». Il sito ha inoltre un responsabile commerciale in Sicilia, a
Trapani, che si occupa di accaparrarsi la sovraproduzione di arance e uva
(altrimenti destinate alla distruzione) da regalare ad associazioni di
volontariato. Stesso discorso per la materia prima, i filati, di alcuni
maglifici del Nord-Est che si ritrovano con merce in eccedenza. «Vogliamo
riportare in vita il baratto online, ma non come eBay dove c?è un?asta e dei
prezzi, ma tutto completamente gratis».
I cellulari
Oltre il cibo, aspetto ormai fondamentale dell?esistenza è il telefonino.
Un?utopia chiamare gratis? No, se c?è qualcuno che vi chiama. Grazie alle
autoricariche telefoniche infatti si può riuscire ad accumulare anche 400
euro di credito. Come, lo spiega Frank, 26 anni e un?attitudine
all?informatica molto sviluppata. «Esistono alcuni programmi che autoinviano
sms al numero di cellulare indicato. Io ho una tariffa della 3, Supertua+,
molto conveniente che consente ricariche illimitate sia attraverso
telefonate che sms». La convenienza per gli utenti è tale che l?azienda
infatti sta spingendo per rimodulare le tariffe, visti i danni economici che
provocano ai gestori. Su Freeonline.it, sito tra i primi del genere in
Italia fondato dieci anni fa, i visitatori sono più di un milione al mese.
«Rispetto agli inizi ora siamo arrivati agli 8 milioni di pagine viste in
media» racconta il fondatore Emiliano Cecchi «le ricerche dei nostri utenti
sono in ambito tecnologico e sulle risorse gratuite reperibili online». Dopo
una giornata all?insegna del risparmio, anche la notte può proseguire sullo
stesso stile. A Milano i pensionati ospitano quasi gratis gli studenti (che
contribuiscono solo alle bollette) e ricevono dalla provincia mille euro per
sistemare meglio la propria abitazione. Più conosciuta è l?offerta reciproca
di un posto letto: io ospito te, tu ospiti me. I contatti avvengono via
e-mail attraverso vari siti (scambiocasa.com, hospitalityclub.org,
couchsurfing.com) dove esistono classifiche e indici di gradimento sui
padroni di casa. Alessandro, Roberto e Marcello (tre fratelli che studiano a
Roma) hanno ospitato nella loro casa sulla Laurentina decine di persone.
Diversa la provenienza: Lituania, Svezia, Polonia, Ucraina, Messico. Unica
costante il genere, quasi esclusivamente femminile. «Facciamo una selezione
e di solito puntiamo sulle ragazze» ammette Marcello «l?unica volta che
abbiamo ospitato una coppia di fidanzati è stata colpa di mio fratello che
aveva capito male i nomi». Così anche l?anima gemella si può trovare a costo
zero.