Affondo radicale “Smantellare i privilegi antistorici”
ROSARIA TALARICO
ROMA
Mario Staderini, segretario radicale e veterano delle battaglie contro i privilegi del Vaticano, anche le scuole cattoliche potrebbero presto dover pagare l’ici, cosa ne pensa?
«La norma attualmente vigente prevede che tra gli enti no profit solo le scuole parificate e le cliniche convenzionate con le Regioni siano esenti. Molto dipenderà dal decreto attuativo, ma se si è voluta cambiare la legge mi aspetto che la platea dei beneficiari di restringa. A meno che si cambi per non cambiare poi nulla».
Ma chi si occupa di no profit non ha diritto a un regime agevolato?
«Alle lobby cattoliche, che non sono i referenti politici della Caritas, ma penso piuttosto a Cl ai proprietari di cliniche che si strappano le vesti, ricorderei che lo Stato da alcuni anni, grazie alla legge D’Alema, finanzia illegittimamente con centinaia di milioni di euro le scuole private».
Anche Radio radicale riceve un sontuoso finanziamento.
«Non scherziamo. Quello è il corrispettivo di un servizio e la radio non fa pubblicità. Nel caso delle scuole, ed è questo l’aspetto discriminante, chi va alle private paga una retta, spesso anche salata, che si aggiunge ai finanziamenti».
Nel mondo del no profit c’è allarme.
«Alla fine si tratta solo di un privilegio fiscale, non è che una scuola dovrà pagare milioni di euro. Non vengono lasciate in povertà».
Per quanto riguarda il resto dei benefici per la Chiesa?
«È scesa in campo l’opinione pubblica che ha espresso per la prima volta un concetto chiaro: ci sono una serie di privilegi legati al Concordato che non hanno più ragione di essere oggi. Quella dell’Ici è solo la punta di un iceberg. Ho scritto a Monti per chiedere una revisione del meccanismo dell’8 per mille. Si tratta di un miliardo di euro incassato dalla Cei, non è più sostenibile economicamente e il meccanismo limita la libertà di scelta».