Rosaria Talarico

"Natural born journalist"

LE FAMIGLIE ITALIANE NELLA TENAGLIA DI PREZZI IN AUMENTO E REDDITI STAGNANTI O IN CALO, IL POTERE D?ACQUISTO CALA DEL 2,8 PER CENTO Un altro strappo, inflazione al 3,3% L?Istat: per i prodotti di largo consumo +4,5%. Record di caffè (14%) e verdure (8,6%)


ROSARIA TALARICO
ROMA
E adesso la crisi arriva nel carrello. Quello della spesa. Secondo i dati dell?Istat, a febbraio l?indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,3% nei confronti di febbraio 2011. Nel solo mese di febbraio il «paniere» dei beni acquistati con più frequenza costa lo 0,7% in più e su base annuale l?aumento è del 4,5%. Prezzi record per pasta, carne, caffè e verdura. E sono proprio i vegetali freschi a far registrare un?impennata dell?8,6%, dovuta però alle conseguenze dell?ondata di maltempo che ha colpito l’Italia: blocco delle consegne, 150 mila tonnellate di ortofrutta bruciata dal gelo, finita al macero o ferma nei magazzini e conseguenti fenomeni speculativi al dettaglio. La riprova è il calo dei consumi, in un settore vitale come quello dell?alimentazione. La Coldiretti segnala che nel 2011 sono scesi, in quantità, gli acquisti di carne bovina (-0,1%), pasta (-0,2%) carne di maiale e salumi (-0,8%), ortofrutta (-1%) e latte fresco (-2,2%). Mentre secondo la Confederazione degli agricoltori volano i prezzi di caffè (+14,7%), pesce (+5,9%), carne rossa (+2,7%) e pasta (+2,3%). Sulla stessa linea le previsioni di Federalimentare: il 2011 ha recato nuove sofferenze all?industria alimentare italiana ed è riapparso il dato della flessione della produzione. «Le previsioni 2012 non promettono nulla di buono – racconta il presidente Filippo Ferrua -, il calo atteso del Pil prossimo al -2% e soprattutto le recenti misure fiscali comporteranno una ulteriore erosione delle vendite e della redditività, analoga a quella del 2011. La produzione è stimata in calo dell?1,2% mentre i consumi alimentari rischiano di essere ulteriormente penalizzati del -1,6% in termini reali». Le associazioni dei consumatori fanno calcoli allarmati sui rincari annui per le famiglie: gli aggravi di spesa saranno di oltre 1.305 euro, di cui oltre 216 solo nel settore alimentare. «Si tratta di cifre insostenibili per le famiglie che, solo nel corso dell?ultimo anno, hanno conosciuto una caduta del proprio potere di acquisto del -2,8% – dichiarano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti -, per questo è indispensabile intervenire al più presto principalmente per rilanciare il potere di acquisto delle famiglie e per la necessaria ripresa economica del Paese. L?inflazione di nuovo in salita è un segnale preoccupante, che non si può e non si deve sottovalutare». Per il Codacons, Monti deve fare dietrofront sul prossimo aumento dell?Iva previsto a settembre. In caso contrario ci sarà un vero e proprio massacro per le tasche delle famiglie. Disoccupazione e inflazione galoppano anche in Europa e non è quindi un caso che ieri al Consiglio europeo il tema del rilancio della crescita economica sia in cima all’agenda, sollecitato anche dal premier Mario Monti in una recente lettera assieme ad altri 11 leader europei. Onde evitare che al risanamento dei conti pubblici corrisponda una débâcle di quelli delle famiglie. Un?ulteriore spinta depressiva, secondo la Coldiretti, è legata all?aumento dell?Iva, che ha già sortito i suoi effetti sul vino, la cui diminuzione di consumi (-1%) sarebbe in parte imputabile alla crescita dell?imposta dal 20 al 21%, entrata in vigore il 17 settembre. Un provvedimento che ha colpito anche la birra, le acque minerali e i succhi di frutta. Perciò, conclude l?associazione, il previsto nuovo aumento dell’aliquota su tutti i prodotti alimentari avrebbe come effetto di «spingere pericolosamente l’inflazione, con un ulteriore effetto depressivo sui consumi e sull’intera filiera agroalimentare Made in Italy».

Rosaria Talarico

Rosaria Talarico

Giornalista professionista, è laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma con una tesi sulle tecniche di intervista. Collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani (L'espresso, La Stampa, Il Foglio, Il Corriere delle Comunicazioni, Economy) occupandosi di vari settori. Scrive articoli di economia, finanza, cronaca, politica, esteri, media e tecnologia. Nel 2007 ha vinto la sezione giovani del premio Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con il reportage sul precariato nel mondo della scuola pubblicato dal quotidiano La Stampa. In passato ha lavorato per Milano Finanza (Class Editori) e il settimanale Il Mondo (Rcs), nelle redazioni di Roma e Milano. Nel 2008 ha fatto parte dell'ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. In precedenza, sempre nell'ambito degli uffici stampa, ha lavorato per le Camere di commercio italiane all'estero e per la società aeronautica Aérospatiale Matra Lagardère Internationale (ora Eads).

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